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Una notte per riaccendere il sogno. Il Benevento si gioca tutto: al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli (ore 20.30) gli occorrerà necessariamente vincere per passare il turno. In caso di parità al termine dei 90 minuti sono infatti previsti i tempi supplementari, poi però nessuna deroga. Se anche a quel punto dovesse permanere il pari, a staccare il pass per la semifinale contro il Pisa sarebbero proprio i padroni di casa in virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare, che è poi anche la motivazione legata al fattore campo. In una cornice di pubblico infuocata, la squadra di Caserta dovrà giocare prima di tutto una partita di grande carattere, vero tallone d’Achille del rush finale di campionato. Bisognerà smentire le recenti prestazioni in cui in campo è scesa una squadra spenta, sfiduciata, a tratti svogliata. Restare ‘accesi’ dal primo secondo al fischio finale è anche la richiesta formulata dai tifosi in occasione dell’allenamento a porte aperte di mercoledì pomeriggio, ma del resto è chiaro che il passaggio del turno sarà strettamente collegato al fattore morale e dunque a una svolta radicale. 

In conferenza stampa Fabio Caserta ha lasciato intendere di non avere in programma alcuno stravolgimento. Ha parlato di “identità chiara”, dunque spazio al 4-3-3 con pochi dubbi sugli interpreti. A difendere i pali della Strega ci sarà Paleari, alle spalle di Letizia, Vogliacco, Barba e Foulon. Seppur recuperato, sarebbe un azzardo schierare Kamil Glik dal primo minuto dopo il lungo stop per infortunio. A centrocampo l’unico ballottaggio potrebbe riguardare Viviani e Calò, con il primo decisamente in vantaggio ma apparso affaticato nelle ultime uscite. Ionita e Acampora, in ogni caso, agiranno da interni prendendosi due maglie da titolari mai davvero in discussione quest’anno. Al tridente offensivo spetterà la missione più importante, quella di fare gol. Ne servirà almeno uno per passare il turno, visto che con lo 0-0 il percorso si interromperebbe. I desideri dei tifosi giallorossi sono affidati a Gianluca Lapadula, reduce da quattro mesi turbolenti. Al suo fianco Insigne e Farias dovranno trovare la giocata determinante creando guai ai terzini avversari Salvi e Falasco. 

In casa bianconera Andrea Sottil spera di veder replicare dalla sua squadra le magie prodotte nell’ultimo periodo. In attacco Tsadjout scalpita dopo la tripletta alla Ternana ma con ogni probabilità non figurerà nell’undici titolare. Spazio al 4-3-1-2 con Leali in porta; Salvi, Bellusci, Botteghin e Falasco in difesa; Saric, Buchel e Collocolo in mediana; Maistro svolgerà come al solito la mansione del trequartista alle spalle di Bidaoui e Dionisi, due che al Benevento hanno sempre dato molto fastidio. Arbitra Manganiello di Torino a cui il Benevento, curiosamente, è legato proprio da un precedente nei preliminari play off, gli unici giocati prima d’ora dai giallorossi: Benevento-Spezia della stagione 2016/17. Decisive, in quel caso, le reti di Ceravolo e Puscas nel 2-1 rifilato allo Spezia di Mimmo Di Carlo al Ciro Vigorito.