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Il Benevento gioca in dieci per oltre un’ora, soffre ma torna a casa con un punto prezioso dalla trasferta di Ascoli. I giallorossi bloccano i padroni di casa sullo zero a zero e centrano il secondo risultato utile consecutivo che muove ancora una classifica che li vede al diciassettesimo posto, in piena zona play out. Il vantaggio sulla prima posizione ‘rossa’, quella che vale la retrocessione diretta (occupata dalla Spal), si allunga leggermente e passa da uno a due punti. 

Le scelte – Breda conferma l’ossatura e come partner di Mendes sceglie l’ex Ciciretti per dare imprevedibilità al suo 4-3-2-1. Stellone si affida al 3-5-1-1 per fronteggiare la squadra marchigiana, reduce da due vittorie consecutive. Tello dietro l’unica punta La Gumina, ma la novità è rappresentata soprattutto dalla difesa a tre con El Kaouakibi braccetto di destra. I piani tattici del tecnico giallorosso vengono però stravolti cinque minuti dopo la mezz’ora, quando Improta viene allontanato dal campo per una più che ‘generosa’ doppia ammonizione. Cosso vede una manata dell’esterno giallorosso ai danni di Caligara e non lo perdona. 

La svolta – Inizia dunque un’altra partita per il Benevento, fino a quel momento in grado di calciare addirittura due volte nello specchio con La Gumina e Acampora, trovando tuttavia l’attenta risposta di Leali. Non un avvio esaltante, quello dei giallorossi, ma certamente più concreto rispetto quanto mostrato dai padroni di casa, che in parità numerica avevano insidiato la porta di Paleari soltanto con il colpo di testa di Mendes terminato alto dopo quattro minuti.

La sofferenza – Nella ripresa, dopo il primo sussulto inatteso firmato El Kaouakibi (chiuso all’ultimo istante dalla difesa marchigiana), si registra un assolo dell’Ascoli. La squadra di Breda prende in mano il gioco costringendo Stellone a correre ai ripari e a infoltire la linea difensiva. Gli ingressi di Pastina, Letizia e Jureskin danno modo di consolidare il 5-3-1 che manda faticosamente la nave giallorossa in porto. Paleari si supera sul colpo di testa del nuovo entrato Dionisi, Tello salva sulla linea, Collocolo calcia a lato da ottima posizione, Falzerano sbaglia la mira e Simic colpisce in pieno la traversa nel finale, spezzando il respiro dei tifosi sanniti. Una serie di situazioni premiano la Strega, che con il povero Simy lasciato al suo destino lì davanti, aveva completamente abbandonato ogni velleità di vittoria affidandosi alla forza della disperazione.  


Il tabellino

Ascoli (4-3-2-1): 1 Leali, 17 Adjapong (56′ 20 Donati), 33 Botteghin, 55 Bellusci, 54 Falasco; 8 Caligara (67′ 28 Proia (81′ 4 Simic) ), 77 Buchel, 18 Collocolo; 10 Ciciretti (67′ 9 Dionisi), 23 Falzerano; 90 Mendes (81′ 7 Lungoyi). A disposizione: 13 Guarna, 44 Tavcar, 5 Quaranta, 21 Giordano, 27 Eramo, 12 Bolletta. All.: Roberto Breda.

Benevento (3-5-1-1): 21 Paleari, 2 El Kaouakibi (62′ 3 Letizia), 33 Leverbe, 31 Tosca; 16 Improta, 7 Karic, 24 Viviani, 4 Acampora (62′ 58 Pastina), 18 Foulon (70′ 11 Jureskin);  8 Tello; 20 La Gumina (70′ 25 Simy). A disposizione: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 36 Perlingieri, 80 Koutsoupias, 6 Kubica. All.: Roberto Stellone.

Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria

Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Sergio Ranghetti di Chiari

IV Ufficiale: Giorgio Vergaro di Bari

Var: Luigi Nasca di Bari; Avar: Filippo Valeriani di Ravenna

Ammoniti: 12’pt Improta (B), 37’pt Leverbe, 73′ Proia, 84′ Lungoyi

Espulsi: 35’pt Improta (B) per doppia ammonizione

Note – Spettatori 6.216 (3.970 abbonati) per un incasso di 48.670,77 € (rateo abbonamenti 31.766,77 €). Rec. 2’ pt, 6’ st.

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