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L’Epifania oltre ad essere la festa cristiana della manifestazione, della rivelazione del Signore, dell’Adorazione dei Magi a Gesù Bambino, è anche comunemente festeggiata come il giorno in cui nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio la Befana vola sui tetti e calandosi dai camini, riempie le calze lasciate appese dai bambini, portando giochi e dolciumi, festa dunque della gioia, dell’allegria per i piccoli ma non solo, anche per i grandi, ognuno infatti attende il giorno della befana per ritrovare la calza appesa al camino o sotto l’albero di natale. 

È proprio nella vigilia dell’Epifania, che arriva una bella storia dalla piccola comunità di Arpaise, in Provincia di Benevento, sono diversi anni ormai, scrive Giovanni Russo nel comunicato inviato alla stampa, che una donna concittadina di Arpaise travestita da Befana nella serata del 5 Gennaio, con il sacco in spalla, accompagnata dai suoi aiutanti, porta la befana, la calza ripiena con dolciumi e con vari doni, tra cui quest’anno la rappresentazione in miniatura della Sacra Famiglia, il tutto preparato volontariamente dalla signora di Arpaise, con il solo scopo nella festa dell’Epifania di dare un sorriso, una carezza alle persone anziane della comunità, agli ammalati, a chi purtroppo ha perso il proprio marito nel corso dell’anno.

Sono diversi anni ormai che questa concittadina è attenta alle persone più anziane, nel corso dell’anno infatti, con piacere passa di casa in casa per salutare, stare un po con loro e scambiare qualche parola, e nei giorni che precedono la Befana prepara con cura le calze che sono state donate nella serata di ieri. 

È stato bello ed emozionante, accompagnare la befana, passando tra le strade e le case di Arpaise, vedere negli occhi degli anziani la gioia non tanto e non solo per aver ricevuto un dono, ma la gioia di ricevere una visita nella loro casa, un sorriso, una parola, una carezza, la bellezza di aver ricevuto oltre i propri cari e familiari l’attenzione di qualche concittadino in questa festività. 

Nel poco tanto abbiamo donato e tanto altro abbiamo ricevuto nel cuore da queste persone. Come il nostro Arcivescovo di Benevento Monsignor Felice Accrocca ha scritto alla Chiesa di Dio, nella lettera di Natale, dobbiamo anche noi reagire a partire dal vissuto quotidiano, facendoci portatori di semplici gesti di pace, donando anche solo una parola buona, un sorriso che non costa nulla a chi lo dà e tanto bene fa a chi lo riceve.