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Si sono svolti questa mattina davanti al gip di Benevento, Palmieri, i primi interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul giro di appalti del Comune di Tocco Caudio.

Davanti al gip, infatti, sono comparsi il sindaco Gennaro Caporaso, 47 anni, l’imprenditore Nicola Panella, 59 anni, e il vigile urbano Maurizio Pagnozzi, 62 anni, che sono stati raggiunti dalle misure cautelari dopo il blitz dei carabinieri di Montesarchio. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo vanno dalla turbata libertà degli incanti al trasferimento fraudolento di valori.

Il sindaco Caporaso si è avvalso della Facoltà di non rispondere. Stessa scelta anche per Panella. Mentre Pagnozzi ha voluto rispondere alle domande del gip e ha dato una chiave di lettura diversa rispetto a quella che è stata l’interpretazione della Procura. L’indagato, assistito dall’avvocato Pasquale Tinessa, ha praticamente evidenziato che i contatti che vi sono stati tra il sindaco Caporaso e Pagnozzi nelle intercettazioni, in realtà tengono a rapporti assolutamente estranei rispetto alla gara d’appalto. Secondo Pagnozzi si parlava di una vendita di olio dell’azienda agricola della moglie del primo cittadino. Inoltre Pagnozzi dice che il sindaco si era rivolto al vigile urbano per chiedergli un consiglio poiché aveva ricevuto una sanzione amministrativa dal Comune di Ceppaloni.

A carico del sindaco, scrive il procuratore Policastro in una nota, vi sono “significativi e convergenti elementi indiziari” riguardo alla “sistematica attuazione di un personale modus operandi volto a turbare la regolarità di alcune procedure pubbliche del Comune”. A cominciare da una gara d’appalto relativa ai lavori di messa in sicurezza e di sistemazione idraulico-forestale di una strada, resa possibile – sostiene la procura – grazie alla collusione tra il sindaco e un vigile urbano (membro della commissione di gara) che consentiva di individuare a monte l’impresa aggiudicataria. Il titolare della ditta sarebbe stato legato al primo cittadino da un “rapporto di asservimento”, tanto che durante il periodo di pubblicazione del bando e prima dell’aggiudicazione, il sindaco gli avrebbe commissionato informalmente piccoli lavori di manutenzione stradale “per accontentare il proprio elettorato e che l’imprenditore eseguiva a titolo di favore”. Al sindaco viene anche contestata la turbativa di una gara relativa all’affidamento del servizio di “accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati“, avendo promosso la costituzione di una associazione temporanea di imprese alla quale far vincere l’appalto, cosa che non è avvenuta solo “per una difficoltà tecnica”. E “gravi indizi” sono stati raccolti a suo carico anche nella turbativa dell’affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani del Comune, affidata a marzo 2022 all’impresa che risultava già affidataria del servizio, “in violazione del principio di rotazione” e proprio per un periodo di due anni, coincidenti con il termine del mandato del sindaco.