La Fede alimenta la Pace. Dal Concerto per Sant’Anna, tenutosi nella chiesa Maria dell’Assunta di Apollosa, è stato lanciato un messaggio di speranza affinché si ponga “fine” alla guerra in Ucraina: “La musica ha un linguaggio universale, non ha confini, unisce popoli di diversa cultura. Lo dimostra proprio questa bella Orchestra internazionale che ho l’onore e il piacere di dirigere questa sera – ha dichiarato il maestro tedesco Dieter Holzapfel – che vede insieme giovani talenti di sei diverse nazionalità, tra cui ucraini e russi. È un bel segnale di pace e devo complimentarmi col maestro Leonardo Quadrini, ringraziarlo per avermi voluto in questa splendida cittadina che è Apollosa”. A fare gli onori di casa il Primo Cittadino, Danilo Parente: “Quest’anno nell’ambito del festival ′Tra lucciole e stelle′, finanziato dalla Regione Campania, avremo ad Apollosa tre serate di musica, arte e cultura. Iniziamo stasera con la presenza di un maestro di fama internazionale, chiamato a dirigere l’orchestra internazionale della Campania. La musica, con il suo linguaggio universale crea ponti fra i popoli. Noi siamo contro ogni forma di guerra, ritenendola uno strumento non risolutivo delle problematiche fra gli uomini. Vogliamo dunque lanciare un messaggio di pace, ampio e condiviso, che possa essere davvero di buon auspicio oltre che di speranza”.
A presentare il ricco programma, con musiche di Elgar, Verdi, Bizet, Rossini, Šostakovič, Dvorak, Brahms, e Offenbach è stata la giornalista Maresa Calzone. “Un programma molto variegato, ma popolare, in un paese con una grande tradizione bandistica: riportiamo finalmente un’orchestra ad Apollosa dopo tantissimi anni” – ha dichiarato il direttore artistico Leonardo Quadrini. “Tra lucciole e stelle è un festival che si caratterizza per la musica classica. Sappiamo che a Benevento, come in Campania ma in tutt’Italia, i concerti sono di musica leggera, rap, trap, folk, pop e via discorrendo; io preferisco mantenere questo baluardo della Musica classica –è la mia professione, la nostra mission di direttori- grazie all’Orchestra internazionale della Campania: un insieme di musicisti di sei diverse nazioni tra cui albanesi, moldavi, bulgari, portoghesi ed eccezionalmente ucraini e russi, insieme nell’amore e nell’interesse della musica. È un progetto che porto avanti da anni, in una fusione umana, sociale, religiosa e musicale, per portare la musica classica e sinfonica in questi piccoli centri della Campania”.