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La decisione di consentire la realizzazione di una infrastruttura per l’allocazione di una Stazione Radio Base per l’installazione di antenne 5G di diversi gestori rappresenta l’emblema della superficialità e della approssimazione con cui nel nostro paese vengono prese decisioni che impattano sulla vita dell’intera comunità.

Va evidenziata in prima istanza, la sconsiderata idea di posizionare un’antenna di circa 30 metri di altezza proprio accanto al cimitero comunale occupando oltre 70 mq del piazzale antistante l’ingresso principale dell’ala nuova del cimitero stesso. Deturpare in modo così sconsiderato un luogo così caro ai campolesi rappresenta un atto grave, ancor di più se fatto passare sottobanco.

Va inoltre approfondita la motivazione di tale installazione e perché la INWIT SPA società del gruppo Telecom Italia, ha deciso di dover installare tale infrastruttura proprio nel nostro paese.

La realizzazione di infrastrutture per il miglioramento dei collegamenti di telecomunicazioni è uno degli obiettivi del PNRR e che ha come obiettivo la copertura dell’80% della popolazione con reti in fibra ottica.

Nella nostra Campoli è stato “realizzato” (sulle modalità di realizzazione e sulla efficienza rimandiamo ad altre sedi) solo il progetto BUL (2020) con la realizzazione di una rete in fibra ottica FTTC (Fiber To The Cabinet) e installazione delle relative cabine di smistamento alle quali poi i privati cittadini avrebbero dovuto collegarsi. Ovviamente questa rete ha interessato solo una minima parte del centro abitato e le utenze connesse a tale infrastruttura sono pochissime, ma allo stesso tempo dà la possibilità a Campoli di essere qualificata come area grigia, (paesi dove c’è un solo operatore di rete e scarse prospettive di investimenti). Nel 2022 parte il progetto “Italia a 1Giga” con il quale vengono stanziati 3,8 miliardi di euro per la realizzazione di una rete a banda ultra larga in FTTH (Fiber To The Home), cioè con il collegamento direttamente alle singole abitazioni e tutto a carico dello Stato con fondi PNNR, finanziando inoltre anche le “Aree grigie” e le relative zone rurali.

Per poter rientrare in tale programma sarebbe stato necessario che l’Ente interessato facesse richiesta di essere inserito nel relativo lotto, in base alla regione di appartenenza.

Ovviamente i nostri solerti amministratori si sono guardati bene da farne richiesta ed oggi ci troviamo come al solito senza alcuna programmazione di interventi di installazione di una rete FTTH che, lo ripetiamo, avrebbe interessato anche le varie contrade, così come sta avvenendo nei maggiori centri ma anche in tantissimi piccoli comuni della Campania, come per esempio Sant’Arcangelo Trimonte, Reino, Circello, ecc.

Quindi, se i nostri amministratori avessero fatto il proprio dovere probabilmente avremmo avuto anche nel nostro paese una rete a banda ultra larga collegata alle singole abitazioni e persino nelle zone rurali.

Infine va valutata la effettiva necessità di una antenna 5G a Campoli del Monte Taburno, evidenziando le differenze tra la tecnologia 5G e quella attuale e considerando i relativi benefici che tale tecnologia potrà portare alla nostra comunità.

Le principali differenze si possono riassumere nella Velocità (il 5G è molto più veloce rispetto al 4G, 10 Giga rispetto ad 1 Giga), Latenza (il 5G ha un tempo di intervallo tra l’invio del segnale e la sua ricezione praticamente nullo, ciò permette di comandare e monitorare a distanza e in tempo reale dispositivi, apparecchi, ecc), Densità (il 5G permette di collegare fino a un milione di apparecchiature per km2, senza effetti sulla velocità di connessione).

Considerato che nel nostro territorio non vi sono concentrazioni di grandi aziende o grandi agglomerati industriali che necessitano di tecnologie altamente performanti con macchinari che richiedono connessioni praticamente istantanee, non vi sono tali quantità di uffici e/o aziende di servizi che necessitano di trasmettere dati in tempo reale, non vi è un numero di potenziali utenze tale da necessitare di una tecnologia così performante quando vi è la connessione simultanea di migliaia e migliaia di utenze possiamo considerare l’installazione di tale antenna assolutamente superflua e che non comporterà alla nostra comunità benefici tali da considerarla essenziale, considerando inoltre anche l’innalzamento delle emissioni da 6 v/m a 15v/m in vigore dal 29/04/2024.

Senza dimenticare delle possibili conseguenze che l’esposizione a campi elettromagnetici derivanti da tali infrastrutture possono avere sulla salute dei cittadini. Ad oggi le note diffuse dall’ISS affermano che non vi sono evidenze di problematiche per la salute collegabili ad una esposizione a lungo termine a tali campi elettromagnetici, ed ovviamente non siamo nessuno per poter affermare il contrario, ma nemmeno per poter rimuovere ogni dubbio sulla loro eventuale dannosità.

Pertanto, considerando che nel lungo periodo nessuno ha la certezza che tale infrastruttura non sia dannosa per la salute dei cittadini, che si tratta di una infrastruttura di cui potremmo benissimo farne a meno, che porterà benefici esigui alla intera comunità e che andrà a deturpare un luogo sacro come il cimitero comunale chiediamo ai nostri amministratori di interrompere le procedure per l’installazione di tale antenna.

Allo stesso tempo chiediamo di provvedere in tempi celeri ad attivare tutte le procedure per richiedere l’installazione della banda larga FTTH, con emissioni pari a zero, per l’intero territorio comunale come sta già avvenendo nella gran parte dei comuni d’Italia.

(foto di repertorio)