con la collaborazione di Diego De Lucia
Caserta – Le parole di Matteo Andreoletti al termine della sfida valevole il campionato di Serie C che ha visto il Benevento giocare sul campo della Casertana. L’allenatore bergamasco ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Pinto” per affrontare la formazione di Vicenzo Cangelosi. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.
Prestazione – Sono stati due tempi completamente diversi. Sapevamo di affrontare una Casertana che ha fatto un mercato di livello ma ancora a corto di preparazione, quando salirà la condizione darà fastidio a tutti. Le difficoltà sono state legate alla qualità dell’avversario e all’entusiasmo, c’era uno stadio che li ha trascinati. Il secondo tempo è stato diverso, siamo migliorati dal punto di vista fisico come mi aspettavo. Abbiamo cambiato qualcosina dal punto di vista delle uscite e abbiamo messo più qualità tra le linee con Tello. Se devo essere onesto, abbiamo avuto due grandi occasioni per vincere ma abbiamo giocato un tempo a testa e il pareggio può essere il risultato più giusto.
Lacune – Nel secondo tempo i presupposti per vincere la partita li abbiamo creati. In questo momento non siamo tanto brillanti sotto porta, credo sia più una questione di lucidità che di qualità. Da questo punto di vista non sono preoccupato, sono più preoccupato della personalità del primo tempo, nonostante il pressing avversario e la loro qualità, dovevamo avere maggiore personalità nel giocare e invece ci siamo fatti condizionare dal pubblico, andando indietro. Da questo punto di vista dobbiamo crescere, perché chi affronterà il Benevento avrà sempre questo spirito, vedendoci come una squadra di blasone. C’è da lavorare, ma la mia squadra, al di là di una gestione discutibile dei cartellini, ha dimostrato di metterci agonismo. Dobbiamo essere una squadra operaia e, da questo punto di vista, sono soddisfatto.
Tattica – Avevamo due quinti con caratteristiche diverse. El Kaouakibi ha bisogno di tanto campo da attaccare, Masciangelo ci può arrivare con maggiore qualità. Abbiamo sviluppato più a sinistra perché a destra facciamo fatica ad imbucare, è stata una carenza. Con il lavoro riusciremo a leggere meglio le situazioni, dobbiamo crescere.
Assenti – Non voglio piangere, ma basta leggere i nomi dei giocatori che mancano a questa squadra per capire la loro importanza. Sappiamo di avere tanti giocatori a disposizione, ma nella gestione e nella personalità potranno darci una grossa mano. Con il Taranto non mi aspetto grandi rientri, Ciano è quello più vicino al rientro. Proveremo a forzare un pochino, senza però correre rischi.
Tello – L’ingresso in campo di un calciatore come lui alza il tasso tecnico. Sa farsi trovare tra le linee e a grandi qualità che farà vedere.
Simonetti – Sono molto soddisfatto. Nelle mezzali siamo molto forniti, sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Sono in difficoltà quando devo fare la formazione, ma questa è una fortuna che mi tengo stretta. Ha fatto una buona gara, ha quelle caratteristiche, lo stiamo conoscendo e deve migliorare dal punto di vista delle rifiniture perché è ancora un po’ sporco.
Clean sheet – La coperta è corta. Se vuoi essere più preciso e più ordinato, poi dal punto di vista offensivo qualcosa finisci col cedere. Ora stiamo facendo un 3-5-2 schierando quinti giocatori che abbiamo preso come terzini. E’ chiaro che poi le caratteristiche ti determinano la profondità e l’ampiezza della manovra. Mettere giocatori più offensivi come Improta e Karic cambierebbe la situazione ma finiresti per concedere qualcosa. In questo momento abbiamo trovato la quadra, è un’ottima soluzione che mi tengo stretta. Quando recupereremo tutti valuteremo la soluzione più funzionale.
Benedetti – La scelta è stata dettata dalla volontà di cercare di mettere quanti più giocatori possibili nel loro ruolo. Metterlo come quinti avrebbe comportato tre, quattro spostamenti. Probabilmente El Kaouakibi sarebbe andato al centro e Masciangelo a destra. Sinceramente ho preferito non stravolgere troppo, toccando poco il pacchetto difensivo.
Preparazione – Credo che l’abbiamo preparata al meglio per quelli che erano gli strumenti e le informazioni a disposizione. Siamo partiti dallo scorso anno, come si è comportata la squadra di Cangelosi contro formazioni schierate col 3-5-2. Qualcosa ho variato, ma abbiamo provato a lavorare in quel senso. A questo abbiamo unito le conoscenze individuali dei giocatori in organico.
Marotta – E’ stata una scelta tecnica, una scelta mia dettata dal fatto che in quel momento Proietti aveva troppa libertà e gli attaccanti facevano fatica a gestirlo. Ho messo un centrocampista in più, Tello, che poteva abbinare sia fase di contenimento che smarcamenti in fase di rifinitura. Secondo me ci ha dato dei vantaggi e credo sia stata una buona mossa.
Campionato – E’ prematuro analizzare i valori delle squadre dopo tre giornate. Adesso la costante è rappresentata da quei tecnici che hanno già lavorato nelle piazze dove allenano.
Pressione – Non sarà un problema. Ci sono squadre che hanno potuto operare diversamente, chi ha potuto operare partendo da un foglio bianco e chi partendo dalle certezze. Noi siamo una squadra che ha cambiato venti giocatori dalla scorsa stagione e ne ha presi di nuovi. Non mi sento la favorita, proveremo a diventarlo perché l’obiettivo è quello ma oggi ci sono squadre più attrezzate. Quando avremo tutti i giocatori a disposizione vedremo, oggi non possiamo essere i favoriti.
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