Secondo derby stagionale per il Benevento, ancora una volta da giocare fuori casa. Dopo la sfida con la Turris, domani i giallorossi affronteranno al “Pinto” la Casertana di Vincenzo Cangelosi. Contro i falchetti, all’esordio in serie C dopo il ripescaggio, la Strega andrà a caccia di un altro successo dopo i tre punti conquistati con la Virtus Francavilla. A fare il punto della situazione in casa giallorossa ci ha pensato Matteo Andreoletti, intervenuto questa mattina in conferenza stampa.
Casertana – E’ chiaro che le difficoltà nel preparare la gara ci sono, dal punto di vista individuale e del collettivo si conosce poco o nulla. Abbiamo preparato la gara sulle nostre certezze, sappiamo che il loro tecnico è stato per molti anni il vice di Zeman per questo ci aspettiamo un 4-3-3 base ma siamo pronti a varie soluzioni. Come rosa hanno fatto un mercato importantissimo, sulla carta hanno un tridente di altissimo livello. Mi aspetto un approccio forte da parte loro, dovremo pareggiarlo. Noi siamo un cantiere aperto, ma anche per loro sarà lo stesso.
Tello – E’ a disposizione. Sono contento perché ha fatto un discorso alla squadra molto apprezzato. E’ un calciatore con qualità di categoria superiore e da questo momento verrà trattato come gli altri, sono convinto ci potrà dare una grande mano.
Infortunati – E’ chiaro che ci mancano giocatori importanti, però ho 32 giocatori a disposizione e non posso lamentarmi. Troveremo delle alternative. Degli infortunati non recupero nessuno, eccezion fatta per Alfieri. E’ a disposizione ma sappiamo che il minutaggio non sarà elevato, lo porteremo per fargli respirare l’aria.
Terranova e Ciciretti – Verranno con noi, ma in questo momento non hanno minutaggio. La condizione non è delle migliori, non potranno essere titolari adesso. Terranova fa un ruolo diverso e in partita in corso si può considerare, Ciciretti potrebbe darci una mano negli ultimi minuti tirando fuori il colpo ad effetto.
Difesa – In fase di costruzione penso giocheremo a tre, in questo momento abbiamo trovato stabilità. Siamo meno belli, è vero, ma ci permette di andare più in verticale. In questo momento ho due difensori centrali a disposizione e qualcuno dovrà ruotare, ho ancora dei dubbi e conto di avere le risposte nella seduta di rifinitura.
Derby – Vengo da una realtà diversa, ho bisogno di capire dove sono e mi piace interfacciarmi con la gente per capire l’importanza della partita. E’ una gara diversa da quella della Turris, ci sono tante motivazioni per questo derby. Loro arrivano da un ripescaggio, giocano la prima partita, avranno uno stadio pieno e sarà una sfida molto sentita e con delle difficoltà. Cercheremo di sfatare il tabù “Pinto” perché abbiamo bisogno di andare avanti per la nostra strada dopo l’ultima vittoria. Mi piacerebbe vedere una squadra viva, che corre e che sappia ‘menare’. Logico che mi piacerebbe vedere un miglioramento dal punto di vista del gioco, ma ci dovremo arrivare per step mantenendo il nostro orgoglio.
Calendario – In questo momento non c’è nulla che possa allenarci meglio delle partite. Giocare molto mi fa piacere, sono convinto possa essere un vantaggio. I risultati spostano la qualità del lavoro, in questo momento abbiamo bisogno di giocare e mi permette di dare minutaggio a più giocatori.
Lavoro – Ci alleniamo il giorno dopo la partita per vedere subito cosa è andato e cosa non è andato, l’euforia ci deve portare ad avere fiducia nel nostro lavoro. La pressione del derby si sente, sappiamo che non sarà una passeggiata ci aspettiamo tanto dal punto di vista morale, per una crescita anche dal punto di vista tecnico.
Simonetti – E’ in crescita, sono soddisfatto di come è entrato, ci ha messo cuore e gamba quando è entrato. Come mezzala può darci una grossa mano, dall’inizio o in corsa sono convinto potrà dare un contributo importante.
Sistema – In questo momento abbiamo trovato una quadra, il compito di un allenatore è fare meno danni possibili e mettere più giocatori nella posizione migliore. A centrocampo abbiamo retto bene, Talia ha fatto disputato una buona partita come vertice basso ma siamo ben coperti in quel ruolo considerando anche il rientro di Kubica.
Viscardi – E’ stato uno dei giovani che mi ha maggiormente impressionato, se è rimasto è perché abbiamo visto qualità non comuni in lui. Ho valutato di farlo giocare dall’inizio domani, ma mettere in campo un ragazzo del 2004 dall’inizio in un derby possa essere uno svantaggio. Mi piacerebbe dargli spazio nei momenti giusti. Il mio compito è anche tutelare questi giovani per non bruciarli. Ci ho parlato in settimana, sa che deve lavorare tanto ma sa anche che può darci una mano. In questo momento dobbiamo partire dalle certezze che abbiamo, strada facendo cambiare un tassello sarà più facile.
Giovani – Ci ho parlato pochi giorni fa con tutti, mi sembra giusto farlo. Come allenatore posso sembrare antipatico ma preferisco essere diretto, credo sia meglio una brutta verità. Credo che in rosa ci sono giocatori che possono potenzialmente far parte della rosa del Benevento. Qualcuno è più avanti e con il mio staff stiamo cercando di creare un percorso fatto di doppie sedute per accelerare questa crescita. Tra qualche mese crediamo di avere più giocatori in grado di poter indossare la maglia del Benevento.
Identità – Questa squadra per mille motivi non può essere favorita. Cosa potrà fare la differenza? Lo spirito di gruppo, il fatto di sentirsi tutti importanti. Da questo bisogna ripartire, altrimenti non si va da nessuna parte. Sotto la cenere c’è qualcosa che arde, vedo tanti giocatori che hanno ruoli importanti in squadra, non solo dal punto di vista tecnico. Tello è uno di questi, è forte dal punto di vista tecnico ma deve rientrare trascinante. Paleari è stato straordinario da questo punto di vista, quando sono arrivato non impazziva nel rimanere. Attraverso la serietà, il lavoro e il clima ha svoltato ed è diventato un punto di riferimento.
Attacco – I due attaccanti ci danno un vantaggio, siamo più verticali e meno belli ma, in questo momento, la crescita passa per i risultati. Attualmente questo è l’abito più congeniale, con i due attaccanti la squadra si sente più sicura e può darci maggiori vantaggi.
Difetti – A questa squadra chiedo tanto tutti i giorni, il mio ruolo lo impone. Vedo nei miei calciatori qualità tecniche ancora inespresse. La mia idea tecnico-tattica è molto lontana da quello che siamo, il progresso passerà attraverso il tempo, il lavoro e i risultati. Sotto questo punto di vista i ragazzi sono encomiabili. Dal punto di vista realizzativo siamo deficitari ma in partita creiamo occasioni. Ampio margini di miglioramento, dovremo essere più lucidi e freddi sotto porta. Ci arriveremo, adesso è positivo il fatto che, in una manovra non brillantissima, riusciamo a essere pericolosi.