Benevento – L’attore Alberto Rossi, nato nel 1966 a Livorno, è da ben ventisei anni nei panni di Michele Saviani, il giornalista d’assalto della nota soap opera targata RaiTre, ‘Un Posto al Sole’. Un ruolo che lo gratifica molto e che negli anni lo ha reso celebre, seppure non sia l’unico suo importante progetto. Lo ricordiamo, difatti, anche nella serie “I ragazzi del muretto”, nel ruolo di Mitzi, e in altri lavori destinati al grande schermo.
L’attore ha trascorso una giornata a Benevento in occasione di una collaborazione con l’università: “L’Ateneo ha scelto la mia figura per girare le scene di un progetto che sarà svelato nelle prossime settimane”. Le riprese si sono svolte martedì mattina nel centro storico della città, tra Corso Garibaldi, piazza Santa Sofia e un’aula del Complesso Sant’Agostino.
Alberto Rossi è tornato in città dopo 30 anni. L’ultima volta nel 1992 in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium Calandra, dove portò in scena “Il ritorno di Casanova”, nel ruolo del Sottotenente Lorenzi, insieme con Giorgio Albertazzi. “In questa città ho dei ricordi a livello teatrale perché ho inaugurato il Calandra, appena costruito. Abbiamo fatto uno spettacolo stupendo, era un testo di Arthur Schnitzler ridotto a opera teatrale, ed è stato un periodo molto bello perché abbiamo trascorso a Benevento due settimane, abbiamo debuttato e poi siamo partiti per la tournée. Ritornare qui dopo trent’anni è davvero particolare”.
Rossi nell’intervista con Anteprima24 ha parlato anche di nuovi sviluppi del suo personaggio nella longeva soap italiana: “Sul futuro di Michele Saviani ci sono delle cose che ormai non sono neanche più in pentola ma sono proprio in divenire. Ovviamente non posso dire molto ma ci sono delle grandi novità. Bisogna vedere se sono a livello sentimentale o professionale, non resta che seguirci per scoprirlo”.
Non solo attore, Alberto Rossi ha firmato anche la regia di numerose puntate di ‘Un Posto al Sole’: “È stato molto bello, ma per il momento non lo rifarò anche perché ho una bimba di nove anni che richiede determinate attenzioni e i registi, quando fanno i registi, sono decisamente molto più impegnati di noi attori, per cui – ha concluso – per il momento non ho intenzione di dedicarmi alla regia ma in futuro probabilmente si”.