Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del gruppo consiliare di Airola ‘Dovere Civico’.
Oggi, nell’aula consiliare del Comune di Airola, si è consumata un’altra triste pagina per la nostra comunità.
Un altro milione di euro (precisamente €. 920.560.68) sarà sottratto dalle casse comunali per un contratto non rispettato ai danni del Comune, e non per salvare posti di lavoro e processi industriali in pericolo, come avrebbe voluto far credere l’intera maggioranza. Dagli atti consiliari è emerso che il contratto in questione è quello di locazione del complesso industriale di via Caracciano, stipulato il 12.11.2012 tra il Comune e la TTA con un prezzo annuo di locazione di € 260.000,00 (per 15 anni, senza rinnovi taciti), opportunamente calmierato come da Delibera di Giunta n. 286 del 25.11.2011, allora presieduta da Michele Napoletano, viste le situazioni dell’immobile. La locazione era pattuita a corpo e nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava alla data di consegna dell’immobile, avvenuta anticipatamente il 09.08.2012, rispetto al contratto, per dare alla TTA il tempo di esaminare l’immobile, assumendo a proprio carico le spese relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria e la consapevolezza della risoluzione contrattuale, in caso di ritardo, per tre volte consecutive, oltre i trenta giorni, del pagamento del canone di locazione. Però, a cominciare dal 2018, la TTA si rendeva più volte inadempiente, omettendo o ritardandone il pagamento dei canoni semestrali e non corrispondendo le somme dovute a titolo di imposte locali. A seguito di tali comportamenti, difformi dagli accordi contrattuali, il Comune poneva in essere le procedure per il recupero delle somme dovute e non corrisposte dalla TTA, fino a ricorrere in giudizio. Poi la virata sulla transazione e la proposta del Sindaco Vincenzo Falzarano al Consiglio Comunale, senza alcun passaggio in Giunta, di risolvere la questione dei fitti non pagati dalla TTA, scippando un ulteriore milione di euro dalle casse comunali, nonostante un contratto di fitto non rispettato da tanti anni, le continue attività di recupero dilazionato mai andate a buon fine, due gradi di giudizio favorevoli al Comune di Airola, il parere contrario del legale che ha seguito la vicenda fino alla sua rinuncia dell’incarico l’11 aprile 2025 e la enorme pazienza dei cittadini di Airola.
Alla luce dei fatti accaduti, il Gruppo Consiliare Dovere Civico ha proposto di rivedere le modalità transattive della mediazione, per il recupero integrale dei fitti non pagati dall’industria e, se necessario, a lasciare la decisione finale al Giudice. Le giustificazioni degli interlocutori di Maggioranza in materia, sono apparse superficiali e frettolose, tali da accettare i vizi occulti eccepiti dalla TTA, a sostegno del mancato pagamento dei canoni, senza considerare i fatti contrattuali e giudiziari che tali eccezioni hanno già confutato ampiamente. Il volere ad ogni costo riconoscere una ragione dove la ragione non c’è fa emergere con chiarezza le vere responsabilità della vicenda, tutte riconducibili alla visione politica ed amministrativa miope di chi ha gestito il processo industriale ad Airola nell’ultimo decennio. Alla luce dei fatti esposti e degli atti citati il Gruppo Consiliare Dovere Civico è stato costretto a votare contro alla proposta di deliberazione n. 27 del 25.04.2025, riservandosi ogni ulteriore azione / iniziativa conseguente.