Benevento – Le parole di Andrea Agostinelli al termine della sfida di campionato che ha visto il Benevento ospitare la Reggina. L’allenatore marchigiano ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Filippo Inzaghi. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.
Giocatori – C’erano parecchi giocatori da recuperare. Ho puntato sulla vecchia guardia cercando di pungolarla. Sono soddisfatto, non dico di tutti, ma ho rivisto sorridere i ragazzi, sono stati loro che mi hanno chiesto di fare un doppio allenamento. Significa che una scintilla è scoccata, non vuol dire salvezza ma vuol dire lottare fino alla fine. Da parte della squadra ho visto la totale disponibilità nel seguirmi.
Attacco – Ho cercato di parlare, di entrare nella testa dei giocatori, con qualcuno riesci e con altri no. Il primo tempo non mi era dispiaciuto, ma nella ripresa ho dovuto cambiare perché non posso aspettare più nessuno, non stiamo a Natale. Globalmente sono soddisfatto, andare in svantaggio significava poter crollare e invece l’abbiamo recuperata e abbiamo rischiato di vincere. Oggi non è importante il punto, conta il sorriso dei ragazzi, il dire che forse ce la possiamo giocare.
Episodi – Mi hanno detto che alla fine forse c’era un calcio di rigore. Qualcosa di dubbio c’era, ma dalla panchina è difficile vedere.
Classifica – Mi aggrappo allo scatto di Farias, a Ciano che è entrato come doveva, mi aggrappo ad Acampora e Schiattarella o a Glik. A chi deve aggrapparsi un allenatore in certi momenti? Carfora è forte, per questo ha giocato tutta la partita. Questa partita ci farà lavorare con maggiore tranquillità durante la settimana.
Scelte – I giocatori sono tutti dentro, ho cercato di caricarli. Con qualcuno posso esserci riuscito, con altri no. Quando sono arrivato ho fatto una full immersion, il problema è mentale, lo dico. Forse sono riuscito a incidere un po’.
Moduli – In questi momenti bisogna alleggerire la testa dei giocatori. Non ho mai visto vincere un modulo, oggi il 90% dei giocatori ha giocato bene. In questo momento non posso non avere un atteggiamento spregiudicato. Ai ragazzi ho detto che le partite bisogna sempre tenerle aperte, siamo a un bivio. Siamo riusciti a restare in partita, abbiamo pareggiato e rischiato di vincere. A Palermo andremo per vincere, in settimana voglio vedere i miei giocatori sorridere.
Paleari – Ha avuto un problema, bisogna vedere con lo staff medico.
Letizia – Stava male, come Acampora e Schiattarella. Non si sono allenati tutti la settimana.
Tifosi – Per me era normalissimo che potessero contestare un po’. A fine partita, però, una piccola parte ha pensato che uno spiraglio c’è. Non mi aspettavo rose e fiori. Quando ci hanno fatto gol si poteva pensare al peggio, ma la reazione mi da speranza.
Reggina – Nel primo tempo ho visto una squadra serena e libera di testa, dava l’idea di poterci mettere in difficoltà. La ripresa, però, è stata a senso unico. Non abbiamo creato tantissimo ma abbiamo alzato la pressione, dando l’impressione di poter pareggiare. Credo che il risultato finale sia giusto.
Vigorito – Lo ringrazio, mi ha dato una possibilità insperata. Mi ha chiamato subito dopo la partita, ero a casa a Roma, come facevo a rifiutare? Mi ha chiesto di venire e basta, di dare una mano. Oggi esco con la convinzione di aver ritrovato i miei calciatori. Il Benevento ha una rosa che, in un’annata negativa, lo puoi trovare al massimo a metà classifica. Oggi ho una speranza in più, dopo la Spal c’era una desolazione pazzesca. L’agonia si allunga ma oggi si è visto uno spiraglio.
Malta – Non voglio rispondere al mio ex club. Ho rispetto, abbiamo raggiunto la salvezza a Natale, io volevo fare qualcosa in più invece hanno tirato i remi in barca. Li ringrazio, questo però è un altro calcio.
Un punto per continuare a sperare: la salita resta ripida per la Strega