Si chiude con un’assoluzione definitiva il processo contro A.C., giovane di 22 anni di Tocco Caudio, accusato di violenza sessuale nei confronti di una 18enne di Montesarchio, affetta da una lieve disabilità intellettiva. La Corte d’Appello ha infatti confermato la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare, Maria Di Carlo, che il 15 settembre 2022, al termine del rito abbreviato, aveva assolto il giovane per mancato raggiungimento della prova.
La vicenda risale al 30 maggio 2021, quando la ragazza denunciò di essere stata costretta a subire rapporti sessuali in una zona isolata nei pressi del cimitero della frazione Luzzano di Moiano. Secondo la sua versione dei fatti, i due giovani – A.C. e un altro ragazzo di 19 anni di Tocco Caudio, la cui posizione era stata successivamente archiviata – l’avrebbero portata sul luogo in auto e avrebbero abusato di lei a turno. Tornata a casa, la ragazza raccontò l’accaduto ai genitori, che decisero di denunciare l’episodio, dando così avvio all’inchiesta.
Durante il processo, il Pubblico Ministero Maria Colucci aveva richiesto una condanna a sei anni per A.C., mentre l’avvocato della parte civile, Antonio Leone, aveva chiesto il riconoscimento della colpevolezza e una provvisionale di 10mila euro per risarcire la vittima. La difesa, rappresentata dall’avvocato Marianna Febbraio, aveva invece sostenuto l’assenza di prove concrete a carico del suo assistito, chiedendo l’assoluzione. Questa mattina, la Corte d’Appello ha confermato l’assoluzione per A.C., ribadendo la mancanza di elementi sufficienti a sostenere la condanna.