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Da diversi giorni i social sono invasi da post e commenti sulla “vicenda di Benevento dove un uomo è accusato di aver avuto rapporti sessuali con i cani e di essere responsabile della sparizione di molti altri cani (uccisi?)” scrive in una nota l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) che da anni si batte contro la zoerastia, e annuncia che nei prossimi giorni presenterà una proposta sotto forma di petizione ai Parlamenti Italiano ed Europeo per arrivare all’individuazione del reato specifico di zooerastia con pene che devono essere paragonate a quello di pedofilia e pedopornografia.
In attesa della messa a punto di queste due proposte l’AIDAA ricorda quello che è stato il suo impegno per trovare una soluzione definitiva al caso specifico di Benevento. “Noi abbiamo agito da subito con un unico obbiettivo- scrivono gli animalisti-quello di mettere in sicurezza i cani e di fare in modo che una volta accertata la responsabilità di questo individuo in episodi di violenza fisica e sessuale sui cani o anche solo di una delle due accuse si intervenga subito sul piano sociale per evitare che possano ripetersi questi abusi. Per questo motivo – continua il comunicato AIDAA – abbiamo agito su due fronti. Il primo penale con l’invio di una denuncia di questi fatti alla procura di Benevento, il secondo con il coinvolgimento delle autorità locali preposte ad operare in queste situazioni e proprio oggi si sono incontrati nel comando della polizia locale di Benevento alcune volontarie ed appunto i graduati della polizia locali incaricati di seguire questa vicenda. L’incontro molto proficuo ha permesso alle autorità di acquisire tutta la documentazione veterinaria e di denuncia penale del passato di cui tanto si era parlato in questi giorni e che ora sono finalmente nelle mani delle autorità competenti alle quali si chiedere ora un intervento decisivo e conclusivo in merito a questa vicenda”.

In merito ad altre iniziative gli animalisti di AIDAA scrivono che: “Ognuno può agire come ritiene noi crediamo però che di fronte a queste delicate situazioni servano interventi immediati e decisivi supportati dalle prove e per noi non aiutano in questa fase azioni personalizzate che hanno più il sapore di una ricerca di notorietà che la volontà vera di affrontare e risolvere la questione singola, comunque – chiudono gli animalisti di AIDAA – ovviamente prendiamo le distanze da ogni forma di violenza fisica o verbale e lavoreremo insieme a chi è sul territorio per affrontare questa vicenda il maniera pragmatica e risolutiva”.