Tre anni e quattro mesi di reclusione all’insegnante della provincia di Benevento accusata di abusi sessuali ai danni di un suo studente di appena dodici anni.
E’ quanto deciso dal Tribunale di Benevento, nel rito abbreviato nei confronti di A.D. D., 39 anni, di Benevento, difesa dall’avvocato Antonio Leone, colpita da una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nel settembre dello scorso anno, a seguito di una inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e dei carabinieri della Stazione di Arpaia.
Alla professoressa, che insegnava in una scuola secondaria di primo grado della Valle Caudina, veniva contestato il reato di violenza sessuale aggravata. Le indagini erano scattate alla fine del mese di marzo del 2022 dopo la denuncia della preside, seguita da quella dei genitori della giovanissima vittima. Abusando della posizione di inferiorità dell’alunno e della sua autorità come docente, avrebbe indotto il dodicenne a compiere e subire atti sessuali, sia a scuola, sia tramite chat whatsapp. Nelle indagini, i militari di Arpaia avevano confrontato le dichiarazioni del personale scolastico, dei genitori e del ragazzo stesso, trovando riscontro con il contenuto delle chat. Conversazioni, foto e video ripristinati e recuperati dai consulenti informatici della procura dopo il sequestro degli smartphone, perché la donna aveva intimato al ragazzo di cancellare tutto; lui stesso si era disfatto di quel materiale, perché la situazione lo metteva in uno stato di profondo imbarazzo e disagio.