Da Napoli a Bucciano, dalla festa scudetto all’intitolazione del centro sportivo. Un salto nel Sannio per Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani del governo Meloni. “Mi sono immerso in una natura meravigliosa, merito del senatore Matera al quale avevo promesso di essere qui oggi. Sono felice di conoscere la comunità di Bucciano, è la mia prima volta qui e sto scoprendo tutto“, ha dichiarato il Ministro romano, “il merito è di avere anche in un piccolo centro tutte le strutture necessarie per fare sport, soprattutto per i bambini delle scuole. Quel principio per cui sto cercando di operarmi: uno sport per tutti e a tutti. Oggi è ancora più importante perché ricordiamo una persona che ha lasciato un segno nella comunità. Al di là del fatto che sia stato vicesindaco, Ruggiero ha sempre avuto una sua riconoscibilità negli atteggiamenti, servendo la comunità associando i buoni comportamenti ai buoni servizi“.
Fondamentale, per Abodi, puntare sui giovani, affinché possano avvicinarsi al mondo dello sport, avendo il giusto approccio e le necessarie attrezzature a disposizione. “Torneranno i giochi della gioventù che si erano spenti, ma non se ne era accorto quasi nessuno. Penso che queste opportunità vadano vissute, pensate e organizzate con amore. Inizieremo con poche competizioni, perché secondo me l’importante era ricominciare, poi li faremo tornare a quello che erano o forse a qualcosa di più. Sono convinto che i giochi, oltre a essere un appuntamento sportivo, possano essere un appuntamento di educazione civica, nel senso più allargato, parlando di salute, ambiente, legalità, pari opportunità, disabilità. E’ un progetto ambizioso che stiamo immaginando tra tanti colleghi, ce ne sono sei di Benevento che collaboreranno, segno di quanta forza educativa e culturale abbia lo sport“.
Un’Italia che continua a ‘produrre’ talenti, nonostante le tante difficoltà. “Lo sport italiano è un mondo strano e meraviglioso al tempo stesso perché vinciamo medaglie, vinciamo in tutte le competizioni internazionali, siamo tra i primissimi Paesi al mondo, dopodiché c’è poco sport a scuola, abbiamo impianti vetusti di cui l’80% non è efficientato a livello energetico“, ha ammesso Abodi, “abbiamo dei margini di miglioramento e dobbiamo fare in modo che, paradossalmente, la base sia all’altezza dell’altezza. Non basta vincere medaglie, chi ha un ruolo di Governo come il mio ha l’obbligo di consolidare la base, partendo da quelle realtà maggiormente in difficoltà“.
La visita a Bucciano è stata anche l’occasione per rivedere Oreste Vigorito. Il Ministro e il presidente del Benevento si conoscono bene, avendo condiviso parte delle ultime stagioni calcistiche. “Con il presidente Vigorito c’è una grandissima amicizia da quando l’ho conosciuto ai tempi della mia presidenza di serie B. E’ un grande uomo, si vede dai successi ottenuti, con lui parliamo di tutto con amicizia e con rispetto dei ruoli“, ha concluso Abodi, mostrando grande fiducia nel futuro a tinte giallorosse, “ha subito un inciampo sportivo quest’anno, ma è ripartito forte con rinnovata ambizione. La cosa che più mi piace del presidente Vigorito è che parliamo di un giovane uomo di più di 70 anni, se i giovani avessero la sua energia e la sua fantasia staremmo già un passo avanti. Abbiamo parlato anche della sua voglia di riscatto, già sta pensando alla prossima stagione facendo tesoro dell’esperienza. Un altro tema non secondario quest’ultimo, perché quando si cade non bisogna mai perdere di vista le ragioni della caduta per fare in modo di riprendere facendo tesoro dell’accaduto“.
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