- Pubblicità -
Tempo di lettura: 6 minuti

Si è conclusa domenica l’ottava edizione del BCT, il Festival del Cinema e della Televisione di Benevento. Una kermesse ricca di ospiti e di spunti, tali da poterlo passare in rassegna in ordine… alfabetico.

A come ART DIRECTOR– Ebbene si, il direttore artistico merita l’inglesismo. Il suo festival nazionale è sempre più internazionale. Il bis turco (dopo Can Yaman quest’anno Furkan Palali) garanzia di pubblico e mamme impazzite, la ciliegina sulla torta Pedro Alonso ma la panna si ‘smonta’ per un impegno improrogabile dell’attore spagnolo. Ma la direzione è quella e nei prossimi anni ne vedremo delle belle. Parola del direttore. 

B come BELEN- La più attesa, la più bella. Arriva in un periodo non facile della sua vita ma annuncia che da settembre si torna in video da protagonista. Disponibile con la gente, ha lasciato tanti cuori infranti e selfie in giro. L’abbraccio col piccolo Matteo è qualcosa che ha fatto commuovere tutti. 

C come CINQUECENTOEPASSA- In otto edizioni di Festival sono più di 500 gli ospiti che hanno partecipato al Bct. Più di mezzo migliaio di talent, alcuni di questi veri colpacci alla prima a Benevento. Numeri assurdi, qualità indescrivibile. Equazione perfetta.

D come DIANA- Naturalmente Del Bufalo. L’apertura del Bct l’ha vista protagonista al Teatro Romano con ‘I sogni son desideri’. L’esame di maturità di Antonio Frascadore (testi e regia) è affidato alle sapienti mani e all’ugola di Diana: a pieni voti, nonostante Giove Pluvio, ostacolo superato. E applausi a scena aperta e cielo chiuso.

E come EVAPORATI- Sono quei personaggi ‘importanti’, prevalentemente beneventani (o beneventini direbbe Bonolis), che si fanno inserire in lista, puntando alla prima fila. E poi puntualmente, non danno segni di vita, li attendi ma non arrivano mai. Alla beneventanamanera, io sono io e voi…

F come FURKAN- Si pensava che con i turchi il Bct fosse a posto dopo Can Yaman ed invece il conterraneo Palali ha rischiato di fare addirittura meglio. Piazza Santa Sofia troppo piccola per gestire l’attore di Terra amara, cori da stadio, donne pronte a tutto pur di avere una foto con Furkan che nel Sannio risveglia istinti sopiti di donne attempate e scatena le gelosie di compagni vetusti.

G come GIORNALISTI- Nazionali e locali, il passaggio al photocall resta il loro momento. Non hanno fatto mancare la presenza, a volte anche un pò invadente: professionalità mixata con la voglia di un autografo o di un selfie. 

H come HOLDING- Per la precisione Banijay Italia Holding dello Chief Operating Officer Fabrizio Ievolella. Troppi inglesismi ma una certezza: un nome sannita, una carriera lontano da Benevento ma ricca di soddisfazioni. E’ tornato per il Festival e ha lasciato il segno. 

I come I DINSIEME- La rivelazione della kermesse o almeno per chi non ha figli da accudire e non conoscendo un mondo sempre più carico di baby influencer. Bimbi pronti ad osannarli e mamme pronte a sgomitare più del dovuto pur di far spazio al proprio pargolo per immortalarlo con Erick e Dominick.

L come LONTANA- Benevento? Ma è lontana, per arrivarci è davvero un calvario. Solita storia, passano gli anni ma la città è penalizzata costantemente dai collegamenti. Se su rotaia qualcosa va meglio, su strada la situazione resta davvero complicata.

M come MASTROIANNI- La storia del cinema, raccontata da Riccardo Scamarcio. Un evento voluto fortemente dall’Università del Sannio, un abbinamento che inizialmente aveva fatto storcere il naso a tanti. Esame superato, è il caso di dirlo, per l’attore barese.

N come NOVEMILA E PASSA- I Km percorsi dai driver del festival, per accogliere talent e addetti ai lavori del festival. Qualcuno in ritardo, altri in anticipo. Chi ha voluto slittare la partenza, chi è voluto tornare a casa ‘la sera stessa’ accusando la ‘saudade’ del proprio letto. 

O come ORCHESTRA– La Filarmonica, da anni a fianco del BCT. Costola imprescindibile, in occasione de ‘I sogni son desideri’ hanno dimostrato ancora una volta di essere una meravigliosa realtà in una terra piena di eccellenze. 

P come PAOLO- Bonolis naturalmente. Se è vero che firmare le copie di un proprio libro è operazione noiosa ma che ‘s’adda fa’, Paolo è andato oltre. Ha apposto almeno un centinaio di dediche al firmacopie, poi ha accontentato tutti scattando selfie fino a che il suo autista non gli ha ricordato che si era fatta una certa e che era ora di rimettersi in viaggio per la capitale. Stakanovista.

Q come QUANDO- Quando viene Favino? Quando ci porti Pandolfi? E Fiorello quando ce lo fai vedere. Basta chiedere, quel momento prima o poi arriva, parola di direttore. 

R come RISCATTO- Quello di una città, Benevento, che col BCT mostra la parte più bella di sè. Un salotto apprezzato da tanti, soprattutto da chi non l’aveva mai visitata. Lascia a bocca aperta il capoluogo sannita, spinge tanti a restare qualche giorno in più per godersela fino in fondo.

S come STAFF- Un grande evento nasce da una grande idea (quella del direttore Frascadore) ma anche e soprattutto da uno staff impeccabile. Da chi collabora tutto l’anno, ai ragazzi dell’Accademia, ai driver, alla sicurezza, alle hostess e dai tecnici di palco. 

T come TUTTO ESAURITO- Piazze piene, diversi eventi sold-out. A cominciare dal teatro Romano, passando per Piazza Roma. Nelle altre piazze, i DinsiemE, Furkan Palali e ‘Casa a prima vista’ vanno addirittura in overbooking. 

U come UFFICIO STAMPA– Un grande evento va comunicato e gestito nel miglior modo possibile. Il BCT lo fa da anni, quest’anno si è superato. The Rumors, con Gianni Galli, Chiara Bolognesi e Greta De Marsanich, hanno dato un nuovo impulso alla kermesse, attirando la presenza di tante testate nazionali e veicolando al meglio il traffico da ora di punta in zona photocall.

V come VALENTINA– E’ tutto suo un concorso sezioni speciali Documentari del Bct. Di Valentina Pedicini, originaria di Foglianise ma che nel mondo del cinema ha fatto parlare di sè ovunque. Parole che ieri sono mancate per l’emozione ai propri genitori, saliti sul palco per premiare il vincitore della categoria Giulio Mastromauro.

Z come ZOOM…IAMO- Lente di ingrandimento sulla prossima edizione. Il sogno Johnny Depp, la conferma di un programma carico di talent riconosciuti dal mondo dello spettacolo. Nel mezzo la musica, lo spettacolo ‘Mare Fuori’, l’Accademia e tanto altro.