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Le ultime dichiarazioni che il nostro sindaco ha rilasciato alla stampa in merito alla questione “scuola media Torre” (non utilizzo i 18 milioni che ho ottenuto con grande difficoltà perché alcune famiglie o qualche dirigente scolastico appesantisce questa situazione? Non ci penso proprio! Possono fare quello che vogliono!) e per le quali è facile individuare i destinatari nel Comitato di quartiere della zona di via N.Sala e nel Dirigente dell’ Istituto comprensivo “Torre”, Edoardo Citarelli, sono molto importanti per cui necessitano chiarimenti e vanno inquadrate nella giusta dimensione; il Comitato lo ha già fatto egregiamente a mezzo stampa, tocca ora a noi docenti della scuola media Torre far luce sulla nostra posizione dal momento che, pare, ancora una volta, si tenti di “cambiare la carte in tavola” e proporre all’opinione pubblica il corpo insegnante come chi vuole “appesantire” con le proprie  “futili pretese” una “difficile operazione politica”.  Applichiamo la nostra massima sempre valida del “repetita iuvant” e cerchiamo di riassumere brevemente: noi docenti della scuola media non mettiamo in discussione l’operato dell’amministrazione in merito al lavoro che ha portato al finanziamento del PNRR (e come potremmo farlo dal momento che viviamo quotidianamente le criticità di una struttura “datata”) e ci rendiamo perfettamente conto dell’importanza e della necessità dell’intervento “in una città dove c‘è intensità e rischio di natura tellurica”,  ma non crediamo di mancare di “intelligenza politica” ( accusa collettiva rivolta a noi e al Comitato dal sindaco ) nel momento in cui mettiamo in discussione le soluzioni che sono state individuate per il prosieguo dell’attività didattica (organizzare un orario di diciotto ore settimanali per 70 insegnanti da avvicendarsi in circa 30 aule su tre edifici, di cui uno senza parcheggio). Per noi docenti è questo il focus, e l’abbiamo sottolineato più volte. Abbiamo tentato un’interlocuzione con i “nostri” rappresentanti nell’amministrazione cercando di condividere con loro concrete ed oggettive difficoltà, non “capricci”, ma l’assessore, come riportato da un infelice titolo di un giornale, si è limitato a “strigliarci”, sottolineando la nostra scarsa propensione al sacrificio. Allora, ci chiediamo, non è forse questa “scarsa intelligenza politica”? non ascoltare e liquidare con un diktat chi ha competenza nel settore ed evidenzia problemi seri tentando di prevenire quelle che saranno inevitabili gravi conseguenze che si presenteranno sicuramente ad anno in corso quando sarà tardi per poterle gestire.

I docenti della scuola media Torre