Avellino – Torna l’appuntamento con “Chitarre al Cimarosa”. Dopo il concerto di apertura di Giulio Tampalini arriva un virtuoso della chitarra classica.
Venerdì 4 marzo, alle ore 19.00, sul palco dell’Aula Magna, sarà la volta di Dusan Bogdanovic. Compositore, improvvisatore e chitarrista di talento, l’artista serbo-americano ha esplorato molti linguaggi musicali. Il suo stile è una sintesi unica tra classica, jazz e musica etnica.
Si è esibito ed ha registrato con ensemble da camera di vari orientamenti stilistici, tra cui il Trio De Falla, e ha collaborato nel jazz con James Newton, Milcho Leviev, Charlie Haden, Miroslav Tadic, Mark Nauseef e Anthony Cox. La sua discografia comprende registrazioni su varie etichette, dove si possono trovare le sonate in trio di Bach e opere contemporanee. Ha insegnato all’Accademia di Belgrado, al Conservatorio di San Francisco e a quello di Ginevra.
La rassegna internazionale – coordinata dal M° Lucio Matarazzo – si fonde con la prima edizione del Master di II Livello.
Il «Cimarosa» è l’unico Conservatorio del centro-sud autorizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca ad offrire questo percorso didattico di specializzazione.
Ad aprire il concerto di Bogdanovic sarà il talentuoso Christian Tartaglia.
Vincitore del “FiuggiGuitarFestival” nel 2018 e con alle spalle già un cd “Stephen Dodgson (1924-2013). 20 Studies” edito da DotGuitar nella collana The LM Project. Eseguirà due brani: il primo “Cinque pezzi di mare”, un omaggio a Dusan Bogdanovic, e “Capriccio diabolico”, composizione musicale per chitarra sola di Mario Castelnuovo-Tedesco, brano che esalta il virtuosismo tecnico.
«Il palcoscenico del “Cimarosa” è sempre più internazionale, grazie a questa rassegna che sta riscuotendo un enorme successo di critica e di pubblico – affermano Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio Cimarosa di Avellino –. Dopo Tampalini ospitiamo un altro nome eccellente del panorama: Bogdanvic. Ma il più grande successo è in ambito formativo, perché il Master di II Livello di chitarra sta catalizzando grande attenzione sul nostro Ateneo musicale».