L’orologio segna le 11:25 quando la prima automobile, quella dei Vigili Urbani di Avellino con il sindaco Laura Nargi al lato passeggeri percorre, 17 anni dopo la posa della prima “pietra” di quell’infrastruttura sotterranea chiamata tunnel.
E stavolta non si tratta di prove o sopralluoghi, stavolta si tratta di un taglio del nastro, quello passato alla ore 11.24 per le mani dell’ex sindaco Gianluca Festa che segnaa certamente la storia.
Ed è proprio a lui che va il ringraziamento del sindaco Nargi: “Senza la caparbietà dell’ex amministrazione, senza l’impegno dei dirigenti del Comune, senza il Ministro Matteo Piantedosi che mi è stato vicino per l’intercoluzione con il Governo centrale per sbloccare l’iter burocratico, oggi non saremmo ancora qui”, dice Nargi,
Con buona pace delle roventi polemiche che hanno contraddistinto ogni singolo passo, tra contrari (tanti) ad un’opera che strada facendo ha anche perso la sua naturale vocazione, dopo lo stralcio del progetto dei parcheggi interrati di Palazzo di città, dopo “87 prescrizioni”, dice Festa a gran voce, a rivendicare la forza del risultato raggiunto.
Ma ormai poco importa, ormai quel “buco” che per poco meno di 500 metri sotterranei unisce Piazza Kennedy con via San Leonardo, nei pressi dell’ex Mercatone, oggi Centro Vivendi, dove insistono proprio i parcheggi che dovrebbero spingere i cittadini a lasciare l’auto muoversi a piedi.
La giornata è di quelle importanti, inutile nasconderlo e la folla di cittadini che si posizione ai lati del tunnel, lo evidenzia.
Anziani che hanno accompagnato passo passo il cantiere, giovani, alcuni nemmeno nati quando l’infrastruttura fu progettata. E poi tantissimi consiglieri comunali, quelli che saranno i futuri assessori e quelli che lo sono già stati proprio negli anni dell’amministrazione Festa, su tutti Tonino Genovese delegato ai lavori pubblici. Ma si sono anche Rino Genovese, Geppino Giacobbe, Antonio Aquino, Antonio Bellizzi, Gerardo Melillo della minoranza, sintomo di un giorno davvero importante per Avelllino. Mancano solo i consiglieri del Pd, con il candidato sindaco Tonino Gengaro.
Se poi il tunnel davvero servirà alla mobilità cittadina, se davvero decongestionerà il traffico, se davvero non si allagherà alla prima pioggia, se non avrà più intoppi, lo si potrà scoprire solo strada facendo.
Intanto si gode il momento il sindaco Nargi, per l’occasione accompagnata dal papà e da una delle sorella: “Sono certa che per la nuova idea che abbiamo di Avellino questa opera servirà, perchè immaginiamo una città pedonalizzata nel suo cuore antico. Ci saranno grati gli abitanti delle periferie di San Tommaso e Rione Mazzini che, finalmente, potranno raggiungere la città in pochissimi minuti. E finalmente potremo anche completare i lavori al Ponte della Ferriera”,
E sulla curva e il restringimento dei pressi del Banco di Napoli scendendo verso il Ponte della Ferriera: “Non è un restringimento vero e proprio perché restano due corsie della stessa larghezza. C’è un tracciato non perfettamente lineare, ma è ampiamente segnalato. C’è poi un limite di velocità a trenta chilometri orari e la circolazione è inibita a pedoni e ciclisti”.