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“Una giornata importante accompagnata da un velo di tristezza, ma sempre nel segno di ricordo, commozione e consapevolezza. “.

Così il sindaco Gianluca Festa a margine della consueta Messa e cerimonia di “Il terremoto in qualche modo è un ricordo che c’è dentro di noi. Io ho memoria perfetta di quella sera- racconta Festa- Ero al sesto piano di via Piave,  mio padre mi prese sulle spalle. Corremmo giù per le scale, ricordo quei lampadari che oscillavano, ricordo l’incertezza della gente, la paura, i volti insicuri. Non si capiva cosa stesse accadendo. Probabilmente si temeva il peggio, ma non si capiva realmente cosa stesse accadendo. Però ricordo anche le giornate successive.

La consapevolezza è quella di un popolo che ce l’ha fatta, che si è rialzato, che ha avuto la voglia, la forza di farlo. C’è riuscito. C’è anche la consapevolezza che dobbiamo fare ancora tanto io: tra i mei obiettivi, voi sapete, quello di cancellare quelle ferite del passato, cosa che stiamo facendo, ma anche di eliminare i prefabbricati pesanti, una vergogna che dopo 43 anni vedere ancora persone che abitano in quei prefabbricati che avrebbero dovuto avere vita breve.
Questa è una pagina buia. Bisogna essere consapevoli anche di questo, ma altrettanto consapevoli del fatto che lo stiamo facendo concretamente. C’è stato chi non l’ha fatto non lo stiamo facendo ancora bisogna completare però questa è la good news”.

E il Prefetto Paola Spena aggiunge: “Dentro di noi il sentimento e il valore della memoria sono ancora forti, specie in questo territorio.
Il ricordo più tremendo credo sia quello dell‘ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi con bambini che avevano fatto la felicità dei genitori la mattina e che la sera non c’erano più.

E’ importante che si tramandi anche alla nuove generazioni la cultura della prevenzione:  c’è sempre un rischio sismico ma anche  idrogeologico, ma sono stati fatti tanti passi avanti da allora perché c’è un impianto normativo, c’è una rete territoriale e davvero i primi attori sono proprio le amministrazioni locali con le pianificazioni di Protezione Civile che devono essere continuamente aggiornati.

C’è un’esigenza di manutenzione in generale del territorio, di verifica della vulnerabilità sismica e c’è anche la necessità di condividere con i cittadini, con i ragazzi, una capacità anche di reagire a fronte degli eventi, quindi di auto proteggersi. A fronte di questi eventi è stato un territorio é traumatizzato ancor più degli altri da questa tragedia quindi credo che se la porterà dietro ma é deve essere nel ricordo di chi é”.