“Studenti in lotta. La scuola non si tocca”. Con questo slogan l’Uds Avellino scende in piazza e lo fa all’indomani degli striscioni affissi in alcuni istituti cittadini per paragonaare l’antifascismo alla mafia
La giornata era stata organizzate per chiedere scuole più sicure e adeguate alle esigenze degli studenti, ma chiarmente in molti passaggi del corteo che dalla Chiesa di San Ciro, passando lungo Corso Vittorio Emanuele ha raggiunto la Prefettura, inevitabili i riferimenti a quelli che viene guidata “l’ennesima prova della legittimità che il governo attuale concede ai gruppi neofascisti”.
Uds afferma che “l’attuale governo sta contribuendo a incrementare il revisionismo storico all’interno delle scuole, con l’intento di creare una comunità studentesca che non sia in grado di riflettere criticamente sull’attualità, promuovendo una falsa visione apolitica. Secondo l’Unione degli Studenti, l’attuale governo nasconde le prove di apologia al fascismo e violenza, permettendo alle organizzazioni neofascisti”.
Quindi il tema della sicurezza degli Istituti e di trasporti pubblici adeguati: “Le nostre scuole cadono a pezzi, i trasporti sono insufficienti, ma i fondi vengono dirottati verso spese per la guerra e istituti privati! Non accettiamo di studiare in edifici fatiscenti o di doverci spostare con mezzi pubblici inadeguati. Pretendiamo investimenti reali per scuole sicure e trasporti pubblici efficienti per tuttɜ!