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Un 25 Aprile nel segno della sobriertà, quello che si è svolto ad Avellino in ossequio al lutto nazionale proclamato dal Governo per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco.

Le celebrazioni per l’80esimo avviversario dalla Liberazione organizzate dalla Prefettura di Avellini, in collaborazione con il 232° Reggimento Trasmissioni e le Forze dell’Ordine, si sono aperte come di consuetudine con gli onori al Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, e la rassegna del Reparto schierato, quindi la cerimonia dell’Alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, con la Guardia d’Onore.

Non si tratta della tradizionale celebrazione del 25 aprile- ha detto il Prefetto-  un momento di riflessione, ovviamente, sul lutto che tutti noi stiamo vivendo. Le scelte personali, tuttavia, sono individuali: non abbiamo fornito indicazioni contrarie, anzi, si tratta di una cerimonia nazionale di grande importanza e rilevanza”.

Il Pregetto si appella ai lavori dela fratellanza, così come la città ha mostrato in occasione dei festeggiamenti per la promozione dell’Avellino in serie B. “L’Avellino in Serie B ha suscitato un’ondata di entusiasmo, ma la città rimane ancora in attesa di un equilibrio più stabile, soprattutto a livello comunale.  Aspettiamo che arrivino tempi più sereni, nel frattempo ci godiamo il risultato calcistico ottenuto. Sarebbe bello essere sempre uniti, sempre contenti e orgogliosi della propria città, come nel caso di questa promozione”

E il sindaco di Avellino, Laura Nargi, aggiunge: “L’uscita dal nazifascismo in Italia è stata un momento fondamentale: viva l’Italia, viva i nostri partigiani”.