Nelle settimane in cui il nome di Mirabella Ecano riecheggia in tutta Italia per l’imminente appuntamento con il G7 del Ministri dell’Interno, la comunità si è riunita per un altro evento, simbolo di una tradizione che si rinnova da 155 anni, classificandosi come una delle manifestazioni religiose e popolari più famose del Sud Italia, in onore di Maria Santissima.
E’ la grande tirata del Carro, obelisco di legno alto 25 metri rivestito da paglia intrecciata lavorata a mano, retto da 1500 fumaioli circondati da sei coppie di buoi, che lo portano trionfante per le vie del paese nel sabato che precede la terza domenica di settembre.
Grande suggestione, un intreccio di emozioni così diverse che si protrae per tutta la durata della “tirata” (circa cinque ore) e si è conclua come da tradizione con il trasporto in trionfo del timoniere e con la benedizione degli animali davanti alla chiesa dedicata alla Madonna Addolorata.
E’ difficile affermare quale dei due aspetti fondamentali di questa festa- se il sacro o il profano- prevalga sull’altro, perché è proprio la forma sincretica di sacro e profano che vince su tutto, è grazie a questo particolare connubio che il mito si fonde con la storia, per partorire il “gioiello di paglia” che ormai da secoli costituisce il simbolo della comunità mirabellana.
La ricorrenza annuale di tale appuntamento ha fatto sì che, con il passare del tempo, dall’offerta dei singoli contadini si sia passati a quella collettiva, comunitaria, facente capo ad un unico carro, più grande ed arricchito da pannelli di paglia lavorata a mano.
Una celebrazione del passato e delle radici profonde della comunità che ogni anno rinnova il suo legame con la storia e la cultura locale. La meravigliosa macchina da festa è da secoli l’orgoglio e il simbolo della città di Mirabella Eclano.