(Servizi raccolti e realizzati da Simona De Cunzo e Antonio Tedeschi)
Dieci anni e sentirli. Sentirli perchè la Camminata rosa sin dalla sua prima edizione, appunto un decennio fa, è cresciuta e di anno in anno grida forte che la prevenzione per le patologie tumorali è vita.
Lo dice a chiare lettere il dottor Carlo Iannace, primario della Breast Unit all’Ospedale Moscati di Avellino e ideatore di una manifestazione che è il simbolo della lotta per la vita. Quel che fa Iannace per i suoi pazienti è tutto racchiuso nella Grazia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la condanna che avava ricevuto il senologo.
Ed è per questo che quest’anno, Carlo Iannace guida con una emozione particolare la carovana in rosa che, partita da Mercogliano con la benedizione di Don Vincenzo, ha raggiunto a piedi la Chiesa di Santa Maria di Montevergine di Rione Mazzini, sfilando a piedi tutta la città di Avellino, con l’immancabile tappa al centro per l’autismo e per la seconda volta con la contemporanea Fiaccola per la vita di Pietralcina che ha raggiunto il Santuario di Montevergine
Tante le novità di quest’anno, come il gemellaggio con il Giglio di Nola che svetta nell’area adiacente la Chiesa di Rione Mazzini a testimonianza della medesima finalità, quella della sensibilizzazione.
Camminare per la vita ma anche per chi, purtroppo, non ce l’ha fatta: ed è per questo che il decennale della Camminata Rosa è stato dedicato a Celestino Grande scomparso pochi mesi fa: “Una persona speciale che ci manca molto- dice Iannace- ha sempre creduto nella prevenzione, in dieci anni di lavoro non ci ha mai fatto mancare l’affetto e la fiducia in quello che facevamo. Quando nessuno credeva in noi, lui c’è sempre stato”.
Iannace sottolinea come nel tempo la manifestazione sia cresciuto e di questo ringrazia in primis tutto quel mondo in rosa che si racchiude sotto la sigla di “The Power of Pink”, quella grande famiglia di Associazioni che lavorano 365 giorni ai tempi della prevenzione e sensibilizzazione contro quella bestia nera che si chiama tumore.
Tanti i sindaci che partecipano al corteo, da quello di Mercogliano, Vittorio D’Alessio a Laura Nargi appunto, a quello di Pietralcina Salvatore Mazzone, a tanti altri sindaci irpini, ad altre Istituzioni come il manager del Moscati Renato Pizzuti che sottolinea come il “Moscati, grazie al lavoro di tutti gli oncologi e chirurghi, e soprattutto di Iannace, vanta una linea oncologica particolarmente robusta con livelli paragonabili a quelli del Pascale”.
In prima linea come sempre anche il primario Cesare Gridelli, Direttore dell’Unità Operativa a Struttura Complessa di Oncologia Medica: ” Il dottor Iannace opera, affiancato dal dottor Colantuoni e dalla dottoressa Sacco, svolgono un ruolo fondamentale nella presa in carico del paziente e nel seguire tutto il percorso terapeutico successivo. La prevenzione è molto importante, ma è altrettanto essenziale rafforzare e dare rilevanza al contributo delle cure”.
E poi il Presidente dell’Avellino calcio Angelo D’Agostino, l’amministratore Air Anthony Acconcia, Quindi Rosetta D’Amelio in rappresentanza della Regione come consigliera del Presidente e poi l’arrivo del Vice Governatore Fulvio Bonavitacola per la messa finale.
“Le malattie fanno parte delle “imperfezioni” -dice il vice di De Luca- ma man mano stiamo ricucendo a combatterle sempre più e la rete di solidarietà è altrettanto fondamentale come la prevenzione e manifestazioni come queste servono a lanciare il messaggio che prendersi cura di se stessi salva la vita”
Ma in cammino ci sono soprattutto uomini e donne che oramai arrivano da tutta la Regione per prendere parte alla Camminata rosa, a testimonianza del valore di una iniziativa che è un inno alla vita e racchiude il simbolo di un lavoro che, come detto, Iannace e i suoi svolgono tutto l’anno.
E alla fine, immancabile, il commovente lancio di palloncini rosa in cielo per raggiungere chi la battaglia per la vita l’ha persa, e perchè non accada mai più.
Arrivederci al prossimo anno .