Tempo di lettura: 2 minuti

 

Raccontare la città attraverso le arti visive, una mostra documentaria che richiama le tradizioni irpini attraverso autori illustri del ‘900.

Muove da queste intenzioni l’iniziativa “Gli scrittori e la città”, rassegna presentata questa mattina al Comune di Avellino e che vedrà la sua prima proiezione il 14 dicembre a Villa Amendola con un omaggio a Giuseppe Marotta nel 60esimo anniversario della sua comparsa.

Gli appuntamenti saranno poi spalmanti nel corso di tutto l’anno, come hanno spiegato in conferenza stampa il sindaco Gianluca Festa, il dirigente alla cultura del Comune di Avellino, Gianluigi Marotta e il riferimento di “Quaderni di CinemaSud”, Paolo Speranza.

Dall’omaggio a Marotta,  e tutti si dicono d’accordo rappresenta lo scrittore pià famoso nel mondo forse dimenticata dalla sua stesa città di Napoli, al riscoperta di personaggi eclettici come Dante Troisi, Carlo Muscetta, Bruno Petretta, Giacomo d’Onofrio,
Giuseppe Pisano, Carlo Montella, Pasquale Stiso, senza naturalmente dimenticare Camillo Marino.

Si parte, dunque, il 14 dicembre con l’inaugurazione della mostra documentaria dedicata allo scrittore napoletano, poi la presentazione del libro La memoria ricorrente, di Paolo Speranza. A seguire  reading di testi di Giuseppe Marotta a cura di Salvatore Mazza e del Clan H e infine la proiezione di frammenti tratti da L’Oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica.

Una iniziativa che, come dice il dirigente Marotta, è tesa “non solo a dimenticare autori illustri ma tramandare il loro esempio all nuove generazioni”.