Laura Nargi parte determinata e sostenuta da una maggioranza bulgara, che prima elegge compatta Ugo Maggio alla Presidenza del Consiglio Comunale ( conti alla mano anche con i voti del gruppo guidato da Rino Genovese), poi presenta gli assessori esterni che ricevono il plauso dei consiglieri a suo sostegno. ( CLICCA QUI E LEGGI TUTTI I PROFILI)
A chi contesta al Sindaco di aver fatto marcia indietro rispetto alla volontà della prima ora di voler individuare una giunta politica, Nargi fa sapere che ogni scelta è stata compiuta si concerto con i suoi consiglieri, “quegli uomini e quelle donne che mi hanno permesso di vincere e quindi senza di loro non starei qui. Compieremo ogni scelta in sinergia, consapevoli che insieme garantiremo una nuova fioritura ad Avellino”.
“Una scelta ambiziosa- aggiunge- fatta nell’esclusivo interesse della città, per dare alla macchina amministrativa quelle competenze specifiche che devono far partire la consiliatura nel migliore dei modi. In questa fase c’è bisogno di un apporto di questo calibro per avviare le azioni dei prossimi cinque anni di governo. Figure di spicco dal mondo delle professioni, dell’università, pubblica amministrazione, management”.
Quindi il nuovo invito all’opposizione di rispettare la volontà popolare, in particolare al candidato sindaco sconfitto, Antonio Gengaro, che in apertura di Consiglio comunale aveva criticato fortemente le scelte della Nargi, abbandonando l’Aula al momento della convelida degli eletti che, secondo il consigliere di opposizione, di fatto vengono esautorati dal loro ruolo per la scelta del Sindaco di assessori esterni, al netto del vice marianna Mazza.
A seguire Gengaro Antonio Bellizzi e Amalio Santoro, mentre i consiglieri del Partito Democratico “(Nicola Giordano, Ettore Iacovacci, Luca Cipriano ed Enza Ambrosone) e quello del M5s, Antonio Aquino, rimangono seduti in Aula al proprio posto cristallizando qualche distanza nella gestione del ruolo di opposizione alla maggioranza Nargi.
Sul punto Gengaro spiega: “Il Partito Democratico, come è evidente, ha una discussione aperta. Io ho partecipato a una Direzione e ho detto quello che ho detto pochi minuti fa: farò l’opposizione come me lo chiede il mio popolo, cioè in maniera seria, rigorosa, intelligente. Se fanno una cosa buona per la città, una singola cosa, si può pure dialogare, ma l’atteggiamento sarà un atteggiamento di grande rigore. Sulla convalida, parliamo degli stessi eletti che la sindaca in carica non ha ritenuto degni di poter ricoprire il ruolo di assessore.
Ad invocare un atteggiamento più serio Rino Genovese del Patto Civico che con il suo gruppo siede tra i banchi di opposizione ma appoggia formalmente la maggioranza, come dichiarato dal primo e secondo tempo. “Mi dissocio totalmente dalle parole del consigliere Gengaro. Anzi, io applaudo alla scelta del sindaco. Mi aspettavo un livello più alto. Anche per rispetto nei confronti della gente”.