La vertenza ASIDEP è un paradosso tutto irpino in cui da un lato i lavoratori ASIDEP vengono negati del diritto al lavoro e al percepimento degli stipendi e dall’altro lato con il blocco degli impianti di depurazione si rischia un grave danno ambientale conseguente di uno sversamento di prodotti non trattati, configurabile quest’ultimo come reato.
La situazione attuale può portare a delle conseguenze molto più gravi che possono danneggiare non solo il tessuto sociale ed economico degli attori interessati, ma anche delle comunità che vivono nelle aree circostanti gli impianti.
In Irpinia e in Italia in generale, abbiamo un problema a riconoscere e gestire i reati ambientali. Ne ho oramai la certezza, afferma Manlio Lomazzo dirigente di +Europa, avendo sbattuto più volte la testa contro delle vere e proprie “assurdità burocratiche”. Un possibile (e annunciato disastro ambientale) non può e non dovrebbe essere trattato e gestito come altre fattispecie di reato. Provando ad essere comprensibile a tutti: non possiamo permetterci che un disastro ambientale, soprattutto se prevedibile, come nel caso specifico dei depuratori ASIDEP, avvenga per poi aprire fascicoli di indagine su eventuali responsabilità.
Tecnicamente, attendere fino a che non si presenti il danno, è già troppo tardi. L’inquinamento ambientale é conseguenza diretta della salute dei cittadini. È come se col Covid, prima di metterci le mascherine, avessimo atteso prima di contagiarci tutti. L’appello di fare presto ad evitare il danno è per tutti, per la “politica” che ha nominato e gestito enti evidentemente in modo inefficiente a cui si chiede, gentilmente, un atto di umiltà che sia un passo indietro o delle scuse con conseguente impegno totale e assunzione di responsabilità per risolvere l’emergenza attuale; ma anche alle forze dell’ordine, alla magistratura e agli enti “non politici” coinvolti perché non si arrivi alla consumazione della tragedia annunciata prima di provare a porvi rimedio.
Occorre, suggerisce Angelo Di Pietro, +Europa Avellino, un tavolo permanente guidato dalla Regione Campania con gli attori interessati affinché si tutelino i diritti dei lavoratori ASIDEP e si evitino possibili pericoli ambientali attraverso un piano industriale che potenzi l’attuale dotazione al servizio delle aree industriali irpine e garantisca l’occupazione del comparto.