Il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e i consiglieri provinciali esprimono solidarietà ai lavoratori dipendenti dello stabilimento ArcelorMittal con sede dell’area industriale di San Mango sul Calore.
Il presidente e i consiglieri provinciali si schierano al fianco dei lavoratori e degli amministratori per scongiurare la chiusura di questa importante realtà produttiva del territorio. Lo stop alla produzione nell’impianto di San Mango sul Calore rappresenterebbe un’ulteriore spallata al tessuto economico dell’intera Irpinia. Una decisione che andrebbe nella direzione opposta a ogni progetto di sviluppo del territorio.
La Provincia è pronta a fare la sua parte, sostenendo le iniziative dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e degli amministratori.
C’è l’intenzione di convocare nei prossimi giorni una seduta straordinaria di Consiglio Provinciale per affrontare la vertenza e redigere un documento da inviare a Governo e Regione per attivare ogni iniziativa utile a evitare la chiusura dello stabilimento. Chiusura che, si ribadisce, avrebbe effetti devastanti per le comunità dell’Irpinia che già pagano a caro prezzo le conseguenze dello spopolamento.
Interviene sulla questione anche il sindaco di Monteflacione e Segretario provinciale Forza Italia Angelo Antonio D’Agostino: ““La chiusura dello stabilimento della ArcelorMittal rappresenta una minaccia non solo per la comunità di San Mango sul Calore, ma per l’intero tessuto produttivo irpino. È fondamentale, ora più che mai, unire la filiera istituzionale a tutti i livelli, dalle amministrazioni locali alla Regione, fino al governo nazionale, per scongiurare una decisione che avrebbe conseguenze devastanti.
Il Sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, nell’apprendere di questa nuova, drammatica vertenza: “Rotale solidarietà e vicinanza ai lavoratori, alle loro famiglie, ai sindaci di Luogosano, di San Mango sul Calore e di tutto il comprensorio, per l’improvvisa chiusura della ArcelorMittal. È un duro colpo alla già fragile economia della nostra Irpinia».