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AVE ‘O PRIDE – PienƏ di rabbia rappresenta un percorso che, dopo più di un anno di attività, incontri, riflessioni, approfondimenti, confronti ed eventi, esce allo scoperto e invita tutte le realtà transfemministe e queer della città e della provincia a unirsi in unico grido, invadendo gli spazi e le strade della città di Avellino.

Il 21 Settembre 2024 dovrà sentirsi ovunque la nostra voce, non solo per noi, ma soprattutto per chi ancora non ha la forza, il coraggio o il privilegio di usarla!

COME RENDERE LA CITTA’ A MISURA DI TUTT3: LE NOSTRE PROPOSTE!
 

CREAZIONE DI 20 PUNTI VIOLA: In Italia, la sicurezza delle donne negli spazi pubblici è una questione sempre più urgente e Avellino non fa eccezione. “Donnexstrada” è un’organizzazione di professioniste impegnate nel migliorare la sicurezza urbana con progetti innovativi, tra cui i “Punti Viola” (circa 200 attivi in tutta Italia), che offrono supporto e assistenza immediata a chi si trova in situazioni di difficoltà. Proponiamo all’amministrazione comunale: di istituire 20 Punti Viola nella nostra città entro cinque anni; di instaurare un dialogo e una collaborazione formale con questa e altre realtà entro sei mesi; di supportare finanziariamente la formazione delle aziende locali come Punti Viola e incoraggiare la partecipazione di almeno 20 aziende nei prossimi cinque anni tramite promozione ufficiale. La collaborazione con queste realtà dovrà essere formalizzata attraverso un patto che includa le seguenti azioni: – Formazione di aziende ed enti: Le aziende interessate a diventare Punti Viola potranno candidarsi e, se selezionate, parteciperanno a un corso di formazione (del costo di 400€ a carico del Comune di Avellino), tenuto da professionisti qualificati. L’amministrazione coprirà un costo totale di 8.000€ in cinque anni, equivalenti a soli 1.600€ annui per il finanziamento della formazione. 

 
Sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza: Campagne informative renderanno la comunità consapevole dell’esistenza e dell’importanza dei Punti Viola, favorendo un clima di sicurezza e solidarietà. I Punti Viola, infatti, offriranno rifugio e supporto, aumentando la percezione di sicurezza in città. Inoltre, coinvolgere le imprese locali rafforzerà la loro posizione nella comunità e promuoverà lo sviluppo economico e sociale. Con accesso a supporto immediato, i residenti potranno vivere con maggiore tranquillità e fiducia. Avellino diventerà un esempio virtuoso di città attenta al benessere e alla sicurezza della sua popolazione.
 

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE: l’informazione e formazione della comunità, del personale amministrativo-sanitario, dellɜ funzionarɜ pubblichɜ, del personale scolastico e accademico è un passaggio fondamentale nella crescita di una comunità. Chiediamo che si avvii un percorso per la costruzione di una campagna istituzionale contro ogni forma di discriziminazione. In particolar modo, chiediamo la creazione di corsi di educazione all’affettività all’interno delle scuole a partire dalla secondaria di primo grado da realizzarsi attraverso una rete di partenariato che coinvolga Provincia, Comune, Ufficio Scolastico Provinciale, ASL ed ETS. Sarebbe necessario, inoltre, che il Comune promuova politiche di prevenzione anche attraverso l’erogazione gratuita di contraccettivi a determinate fasce della popolazione.

3. ACCESSO AI SERVIZI: l’accesso alla salute è un diritto umano fondamentale. Chiediamo la piena accessibilità ai servizi sanitari per le persone LGBTQIA+ e che venga tutelato il diritto a un aborto libero, sicuro e gratuito per tutte le persone con utero. Quest’ultimo non può essere esercitato senza la riapertura dei consultori e l’implementazione di quelli già esistenti – in quanto presidi sociali e non solo sanitari – e il continuo monitoraggio sulla presenza di personale non obiettore all’interno degli ospedali pubblici. Il loro pieno esercizio, inoltre, non può prescindere dalla formazione del personale sanitario, in particolare per quanto riguarda i corpi delle persone trans, non-binary e intersex. Pertanto, chiediamo all’ASL e all’Azienda Ospedaliera Moscati di istituire degli appositi corsi obbligatori di aggiornamento per il personale sanitario e di costituire apposite commissioni con la partecipazione dell’utenza LGBTQIA+ per monitorare la qualità del servizio e dell’inclusività dei presidi ospedalieri provinciali.

URBANISTICA TRANSFEMMINISTA E SPAZI SICURI: Vogliamo ripensare e trasformare la città a partire dai bisogni di chi la abita, senza tralasciare nessunə. Crediamo sia necessario re-immaginare l’utilizzo dello spazio e degli edifici pubblici a servizio di politiche di inclusività e partecipazione. Rivendichiamo l’apertura di una “Casa delle donne e della comunità LGBTQIA+” come spazio sicuro e presidio culturale e partecipativo permanente. Chiediamo la moltiplicazione di centri anti-violenza, case rifugio arcobaleno residenziali per persone che hanno subìto discriminazioni a causa del loro orientamento sessuale, identità di genere etc. e centri di ascolto per uomini maltrattanti. Allo stesso tempo, riteniamo necessari progetti di reinserimento sociale e lavorativo per vittime di violenza familiare e il potenziamento dei servizi e delle politiche per il contrasto alla tratta degli esseri umani e la creazione di case sicure.
 
5. GENDER CITY MANAGER: consideriamo l’adozione di un Gender City Manager nella nostra città come una priorità per il futuro benessere e sviluppo della comunità. Questa figura rappresenterebbe un’opportunità senza precedenti per promuovere l’uguaglianza di genere, integrare prospettive sensibili al genere nelle politiche urbane, monitorare e valutare attentamente l’impatto delle politiche urbane. Questo assicurerebbe che le decisioni prese a livello municipale siano equamente distribuite e che i servizi pubblici siano accessibili, indipendentemente dal genere. Inoltre, l’istituzione di questa figura incoraggerebbe un maggiore coinvolgimento nella gestione urbana, promuovendo l’empowerment e offrendo opportunità e risorse per partecipare attivamente alla definizione delle politiche locali e alla progettazione dello spazio urbano.
 
6. CITTA’ SOSTENIBILE: Nel percorso che conduca a una città sostenibile, il PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) risulta uno strumento fondamentale. Per affrontare i vari problemi che affliggono la città dal punto di vista della mobilità (fra i quali, mancanza di piste ciclabili, servizi decentrati e non sempre accessibili, assenza di divieti alla circolazione di veicoli più inquinanti) è necessario: implementare la rete dei servizi di mobilità condivisa (attualmente non funzionante) e incentivarne l’uso anche nelle periferie e nei centri minori; realizzare ciclovie e corsie ciclabili pensate come una rete Integrata nel sistema urbano di mobilità sostenibile; rendere 1’80% delle strade condivise tra cicli e veicoli a motore; predisporre programmi di incentivazione alla mobilità attiva (bike to work, bike to school). Con un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile si promuovono forme di trasporto ecologiche ed efficienti, soprattutto se condivise e coordinate con le cittadine limitrofe alla città di Avellino.
 
RICONOSCIMENTO DELLE CARRIERE ALIAS1 : l’abbandono scolastico e il benessere psico-fisico dellɜ studentɜ passa anche dal sentirsi riconosciutɜ all’interno degli spazi scolastici e non solo. Chiediamo l’istituzione della carriera alias senzacertificazione medica in tutti gli istituti di istruzione al fine di tutelare il diritto allo studio e la privacy dellɜ studentɜ transgender e non-binary.
 
8. TUTELA DELLE FAMIGLIE: ogni famiglia merita di essere rispettata e tutelata. Chiediamo che anche la nostra città si munisca di un registro delle coppie omogenitoriali, riconoscendo lɜ loro figliɜ e agendo in opposizione all’attuale Governo. Vogliamo che tutte le famiglie possano accedere alle procedure di adozione, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere dellɜ genitorɜ. Riteniamo che anche le persone single debbano poter intraprendere percorsi di PMA e di adozione.
 
9. RISPETTO DEGLI ANIMALI NON UMANI: chiediamo di vietare l’uso dei fuochi d’artificio, mettendo in campo strumenti di controllo e applicazione del divieto, sia quotidianamente che in occasione delle festività. I fuochi pirotecnici, infatti, sono inquinanti, disturbanti per le persone neurodivergenti e/o con problemi respiratori e certamente altamente dannosi per gli animali. L’udito di molti animali non umani è considerevolmente più sensibile di quello degli umani, per cui le esplosioni di fuochi possono anche danneggiarlo in modo molto grave e definitivo, oltre a causare ferimenti e ustioni, provocarne la morte per tachicardia e infarto. Chiediamo, inoltre, di aumentare le aree di sgambamento e occuparsi della manutenzione e dell’accessibilità di quelle già presenti, in particolare di quella situata in Parco Santo Spirito. Infine, è necessario che il Comune si faccia promotore, insieme agli enti di riferimento, dell’apertura di un pronto soccorso pubblico per gli animali che sia accessibile a chiunque non abbia le disponibilità economiche di pagare il servizio privatamente.