Tempo di lettura: 3 minuti

Con la presente le associazioni firmatarie, a seguito della morte del platano monumentale della Villa Comunale e della presenza di altri focolai di cancro colorato lungo Viale Italia, chiedono al Comune di Avellino di prestare massima attenzione alla diffusione della malattia, che ha già distrutto buona parte del patrimonio arboreo più pregiato e antico della città. Gli alberi malati (e gli eventuali contermini) vanno immediatamente rimossi: ciò non si è verificato, ad esempio, nel caso del platano sito dinanzi all’Istituto Rubilli, con conseguente allargamento del focolaio (presenza di ulteriori due piante infette). In particolare, si ritiene opportuno modificare la gestione del verde pubblico, in primo luogo evitando in ogni modo l’utilizzo del decespugliatore attorno alle piante, che oltre a essere un possibile vettore della malattia, reca danno alla corteccia, con possibile insorgenza di carie del legno.

Particolare preoccupazione destano gli esemplari di platano all’interno della Villa Comunale che danno su Corso Europa (in parte già dichiarati monumentali o in procinto di essere sottoposti al vaglio della commissione regionale): le operazione di abbattimento dell’esemplare malato devono essere effettuate in maniera da evitare qualsiasi contatto degli esemplari sani con la segatura infetta, visto e considerato che l’esemplare radicato presso le altalene e già dichiarato monumentale, ha subìto nei mesi scorsi un probabile atto vandalico (presenza di un buco sulla corteccia, probabile effetto dell’uso di un taglierino o altra lama). Si segnalano inoltre altri atti vandalici: dalla vernice spray sui medesimi esemplari di platano, alla sequoia, che presenta segni di combustione della corteccia.

Per queste ragioni, le piante di pregio monumentale devono essere soggette a un adeguato regime di tutela, a oggi assente: occorre creare aree di rispetto per evitare il calpestamento della zona attorno al colletto, anche al fine di prevenire possibili atti vandalici. Le associazioni chiedono inoltre di liberare il pioppo sito in Piazza Lanzilli (dichiarato monumentale) dai cordoli che ne costringono le radici, allargando l’aiuola. Stessa cosa dicasi per il pino domestico di Via Petronelli – angolo Viale San Francesco d’Assisi, che è asfaltato fino al colletto. Infine le associazioni ritengono opportuno rinnovare l’invito al Comune di Avellino di istituire una Consulta del verde, non vincolante per l’amministrazione, ma che potrebbe sgravare il Comune, in virtù della condivisione dei progetti, da polemiche sulla gestione del patrimonio arboreo comunale. Un esempio di proficua collaborazione tra Comune e associazioni, ad esempio, è offerta da quanto accaduto in Piazza Kennedy, ove i pini affetti da cocciniglia tartaruga, a seguito dei trattamenti, sono nuovamente in buone condizioni.