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Un project financing da 530mila euro per ventannio, per la rinascita del campetto sportivo della frazione Valle, in via Marotta, più noto agli avellinesi come campetto “huber”.

Quello che l’amministrazione comunale ha portato in Consiglio comunale e approvato a maggioranza dei presenti (compresi i membri del “Patto Civico ad eccezione del capogruppo Rino Genovese che si astiene) ma non senza una forte scia di polemiche e dubbi.

Su tutti quelli avanzati dal consigliere Antonio Gengaro che esordisce ripercorrendo la genesi della struttura sportiva di Valle, un tempo fiore all’occhiello del quartiere, poi oggetto di un braccio di ferro ancora in corso tra gli ex gestori e il Comune, sino allo sgombero del 2019, uno dei primi atti dell’amministrazione Festa, e quindi cinque anni di abbandono e degrado sino ai giorni nostri.
“Non vorrei- queste le ombre avanzate- che ci sia già qualche proponente che sarà il vincitore di questo progetto di finanza, e sempre per accordi pregressi manovrati da qualcuno”.

Parole che suscitano la dura reazione del sindaco Laura Nargi che annuncia di voler adire per legali: “Ancora una volta in quest’Aula è stata calpestata la dignità dell’amministrazione e di una persona oltre che di un Sindaco, appellandosi a ipotetici accordi politici letti sui giornali. Inoltre- aggiunge Nargi- nel 2019 il sindaco Festa non ha cacciato nessuno, ma semplicemente i dirigenti hanno adempito ad obblighi di legge”.

Gengaro tornerà ad intervenire in sede di dichiarazione di voto ( chiaramente negativo): “Spero che non siamo davanti ad un “cavallo di ritorno”, lo spero vivamente e vigilerò. Certo è che cambia la natura della struttura di Valle nata per scopi esclusivamente sociali, oggi con la concessione in project destinata a diventare un fatto prevalentemente imprenditoriale cambiandone radicalmente la vocazione. Spero che almeno l’amministrazione metta dei paletti”.
E Nargi ribatte assicurando: “Ci sarà la clausula sociale”.

A criticare fortemente “le continue estrenalizzazioni a cui ricorre questa amministrazione come quella scorsa”, è il consigliere Amalio Santoro: “Mi sembrano metodi, o meglio cose di comodo per supplire a mancanza di lungimiranza amministrativa. Tra l’altro- aggiunge- non vi è nessuna certezza nemmeno sulle tariffe quindi sarebbe auspicabile ritirare il provvedimento, riscriverlo e ripresentarlo in Consiglio”.

Nicola Giordano avverte come sia completamente sbagliata la procedura soprattutto perche viene definito erroneamente projet, così come si evince nella delibera di Giunta del piano triennale delle opere pubblico.

A tentare di chiarire interviene in Aula anche il dirigente al settore Fausto Mauriello, ricordando come l’Articolo 42 del Tuel assegna al Consiglio comunale “la competenza di appalti pubblici dei servizi, ed oggi lo sport è considerato un servizio pubblico”.

Voto unanime invece per il Regolamento del Forum dei Giovani, per far ripartire l’organismo.