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Truffatore in azione nella sola giornata di ieri – nei comuni di Sirignano, Mugnano del Cardinale e Quadrelle – ma i colpi falliscono grazie all’impegno costante dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, di prevenzione al fenomeno delle truffe, sensibilizzando ed informando le fasce più vulnerabili della popolazione.

Analogo il modus operandi: il malvivente contatta telefonicamente le vittime prescelte, per lo più anziane e, presentandosi come appartenente alle Forze di Polizia, chiede somme di denaro (anche oggetti in oro) perché un diretto familiare, in quel momento, si trovava in grosse difficoltà e per risolvere il problema, l’anziano avrebbe dovuto pagare una cauzione in contanti a un presunto avvocato che si sarebbe recato a breve presso la sua abitazione.

Anche questa volta le vittime, che avevano bene in mente i consigli dei Carabinieri, si sono avvedute in tempo del tentativo di raggiro e non hanno esitato ad allertare il “112”, bloccando sul nascere il piano del truffatore.

Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Baiano finalizzate all’identificazione del numero dal quale le chiamate sono partite e, quindi, del responsabile.

I risultati conseguiti sono anche il frutto della costante e paziente opera di divulgazione mediante la disseminazione di volantini, interviste televisive sui canali locali, incontri presso le parrocchie e presso i luoghi di aggregazione o frequentazione, che da tempo i Carabinieri hanno messo in campo per innalzare il livello di guardia contro questo odioso tipo di raggiri, soprattutto ai danni di persone anziane.

È necessario continuare a diffondere in ogni modo i consigli per evitare le truffe, attivando tutti i possibili canali e reti di supporto, sociale o parentale, che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione di questi reati e nella tutela delle persone più esposte a tale fattispecie criminosa.

È infatti importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso -proprio come hanno fatto ieri le 6 persone- rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.