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Fino a nuovo avviso, tenuto conto anche della evidente contrazione delle richieste da parte degli utenti, saranno sospese le corse sulle seguenti direttrici: Avellino-Roma e Salerno-Avellino-Benevento-Campobasso”.

Un avviso pubblico datato 11 marzo 2020 diffuso dall’Air Campania, società che gestisce il Trasporto Pubblico Locale su gomma nell’ambito regionale, per informare i pendolari dello stop dei primi collegamenti pubblici, in luogo dei primi accenni di una pandemia da covid che di lì a poco ha bloccato e cambiato il mondo.

Se, per fortuna e speriamo per sempre, il lockdown sembra un lontano e triste ricordo, ai pendolari irpini resta la beffa e il grande punto interrogativo del perchè l’Azienda campana non abbia mai più ripristinato un servizio fondamentale per centinaia di pendolari che per svariati motivi utilizzano il trasporto pubblico su gomma per raggiungere o tornare della Capitale.

Cirsotanza ancora più grave e ingiustificabile in una provincia che è ancora completamente tagliata fuori dai collegamenti su ferro, con la Stazione di Avellino insorabilmente chiusa.

In altre parole coloro che devono recarsi o tornare da Roma e non hanno la possibilità di spostarsi con l’automobile o devono prendere prima un pulmann per Napoli e da lì un treno, oppure servirsi di compagne private che, chiaramente, offrono costi diversi da un operatore pubblico e anche orari poco differenziati, quasi assenti nei festivi.

Eppure i bus Air per e da Roma da sempre hanno rappresentato un toccasana per i pendolari anche per la diversificazione degli orari delle corse. Nei giorni feriali erano cinque le corse attive per raggiungere la capitale e altrettante per il ritorno, mentre la domenica e i festivi tre.

Eppure, in particolare nell’ultimo anno, tanti e importanti sono stati gli investimenti fatti dalla Regione Campania sia per il potenziamento del trasporto su gomma in provincia di Avellino, sia in termini di logistica.

Come non ricordare le continue visite ad Avellino del Governatore Vincenzo De Luca e del fido delegato ai trasporti, Luca Cascone, per inaugurare “a scaglioni” l’Autostazione di Avellino ( attesa per un trentennio ndr) ma anche per presentare il “regalo ” di fine 2022, con 100 nuovi assunti Air dei 250 complessivi nuovi innesti del 2023. Ciliegina sulla torta il rinnovo della flotta bus aziendale con 77 nuovi pezzi.

Nei 24 stalli partono ogni giorno 370 corse, con il terminal di via Fariello ad Avellino da oggi snodo strategico per la mobilità urbana ed extraurbana. L’azienda stima che utilizzeranno la stazione urbana circa 18mila passeggeri al giorno per un volume complessivo di 6.5 milioni all’anno”, commentava entusiasta il manager Air Campania, Anthony Acconcia all’ultimo e definitivo taglio del nastro dell’Autostazione (aspettando l’apertura della galleria commerciale).

Del perchè dai 18mila passeggeri che, secondo le stime, si spostano dal terminal unico di Avellino, sono ancora esclusi i pendolari di Roma, non è dato saperlo. Con buona pace dei viaggiatori che continuano a lamentare la difficoltà di collegamento pubblico con la capitale.

Da parte dell’Azienda mai una notizia compiuta rispetto all’anomalia, al netto di qualche timida promessa strappata dai cronisti ad una delle tante inaugurazioni, caduta sempre nel vuoto.  L’ultima, in ordine di tempo, lo scorso 19 gennaio quando Acconcia parlò della riattivazione delle linea per Roma entro primavera con la consegna dei nuovi autobus ACaMir, contesualmente allo start dei freccia-link per la stazione di Afragola.

Intanto la primavera è arrivato, ma forse a causa delle continue pioggie di questi giorni, Regione ed Air non se ne sono ancora accorti.