Si dice “profondamente addolorato” il vescovo di Ariano Irpino (Avellino), Sergio Melillo, autore nei mesi scorsi della denuncia che ha portato ieri agli arresti domiciliari a San Cesareo, in provincia di Roma, nella residenza della comunità di San Francesco Saverio, suor Paola, al secolo Maria Rosa Schiavo, la superiora della Congregazione dello Spirito Santo accusata di furto pluriaggravato per aver rubato e venduto preziosi ex voto dalle chiese della diocesi.
Era stato lo stesso vescovo Melillo a denunciare i furti in tre parrocchie di Ariano Irpino e nelle chiese di Castel Baronia, San Sossio Baronia, Bonito, Savignano Irpino, Carife. La vicenda ha destato sconcerto e dolore nella comunità diocesana.
La religiosa, che curava anche la gestione della residenza vescovile, grazie alla agibilità che le derivava dalla carica, sistematicamente si sarebbe impossessata degli ex voto più preziosi rivendendoli a commercianti. Gran parte dell’oro, per un valore di 80 mila euro, sarebbe stato poi fuso, e il denaro incassato dalla religiosa trasferito su un conto estero. Recuperato dai carabinieri, nelle indagini coordinate dalla Procura di Benevento, guidata da Aldo Policastro, un piccolo lingotto d’oro frutto della fusione, che è stato sequestrato presso il negozio di un esercente della zona e alcuni gioielli e collane che la suora custodiva sia nella sua residenza di Ariano Irpino che in quella di San Cesareo, dove era stata trasferita dopo l’avvio delle indagini.
La superiora arrestata per furto aggravato di ex voto sottratti a chiese della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia si chiama suor Bernadette, 45 anni, di nazionalità indonesiana, e non, come precedentemente riferito, suor Paola, al secolo Maria Rosa Schiavo, nome di una religiosa appartenente allo stesso ordine dell’indagata.
Ariano Irpino, suora ai domiciliari per furto di gioielli alla Curia Vescovile