Angelo Girolamo, il 44enne che sabato sera tra la folla ha ucciso a colpi di pistola il 46enne Ivan Kantsedal resta in carcere.
Questa mattina nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al Gip del Tribunale di Benevento, Maria Di Carlo, nel carcere di Ariano Irpino, Girolamo, assistito dall’avvocato Giuseppe Romano, ha parlato di una lite con Ivan risalente a dieci anni fa per il rifiuto di una sigaretta.
Di li lo stato di intimidazione che l’omocida dice di aver vissuto in questi anni: “soggezione e paura” che lo avrebbe convinto anche a comprare un’arma, secondo la versione prospettata dell’imputato, solo per difesa personale.
Girolamo però non avrebbe premeditato il delitto, per lui più che di una vendetta si sarebbe trattato da una sorta di liberazione da una paura.
Durante l’interrogatorio, Girolamo ha anche espresso il suo dolore per aver causato la morte dell’uomo.
Ovviamente si tratta di una versione che sarà ora al vaglio prima del Gip che dovrebbe, nelle prossime ore convalidare l’arresto, e successivamente dal pm Flavia Felaco che conduce le indagini dei Carabinieri che hanno proceduto all’arresto dell’indagato.
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