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Diventare sindaco di Avellino. Più facile a dirsi che a farsi di questi tempi. Eppure gli aspiranti, in queste ore, cominciano a spuntare come funghi.

Il mio sogno da bambino, fare il primo cittadino“, cantava Gianluca Festa il 10 giugno 2019, nel tripudio dei festeggiamenti di piazza per l’elezione sulla scranno più alto del Comune di Avellino.

Che Festa bisserà anche quest’anno quel sogno, appare davvero improbabile, ma non impossibile, al netto del terremoto giudiziario che si è abbattuto su Palazzo di Città che, attualmente, lo costringe agli arresti domicilari. Nella giornata di lunedì 6 maggio è fissata l’udienza al Tribunale del  Riesame, dove i giudici dovranno decidere se annullare, limitare o confermare la misura cautelare nei confronti dell’ex primo cittadino.

Ed è per questo che i suoi fedelissimi, pur andando dicendo di essere pronti con due, tre, quattro liste, aspettando fedelmente il destino del proprio leader per decidere il da farsi e la scelta dalla figura apicale a guidare le compagini. Continuando a sognare la discesa in campo diretta del sindaco uscente.

Intanto cova il sogno anche la sua vice, Laura Nargi, dopo aver provato l’ebbrézza di vivere il sogno di essere chiamata Sindaco, nei 20 giorni intercorsi dal giorno delle dimissioni di Festa al termine ultimo utile per ritirarle.
Nargi, seppur sparita dai radar dei suoi attivissimi social dal giorno successivo allo scoglimento del Consiglio comunale e ancor più dopo la perquisizione domiciliare da cui è stata raggiunta nello stesso giorno dell’arresto di Festa, pare che continui a tramare nelle retrovie con la ferma volontà a fare il passo “da gigante”.

Avrebbe pronta la lista “SiAmo Avellino”, slogan utilizzato per la campagna marketing lanciata per l’assessorato al commercio e turismo a cui era stata delegata ( oltre al personane ndr): secondo alcune notizie stampa trapelate nelle utlime ore sarebbe decisa anche a correre da sola, ma ad ogni modo resta da capire, anche a lei, le sorti del suo leadear politico Festa.
Intanto, sempre secondo notizie che trapelano in città, avrebbe già incontrato, e non una volta, riferimenti di peso di Pd e Movimento 5 Stelle, partiti che appoggiano la candidatura a sindaco di Tonino Gengaro.

Ed anche andando in casa  “campo largo”, al netto della non facile ufficializzazione della candidatura apicale, ora la vera corsa sarebbe all’individuazione dei candidati da inserire nelle liste. Dopo la tregua armata con i vertici provinciali del Pd e la campagna elettorale che qualche consigliere dem uscente ha già cominciato, le difficoltà a comporre tutte le caselle delle varie liste a suo sostegno non sarebbero poco.
Per questo nella scorse ore Gengaro ha lanciato un appello alla sottoscrizione delle liste per la presentazione delle candidature, invocando senso civico.

Intanto però ha ritrovato il gruppo di Avellino Prende Parte che domani con Più Europa Avellino in  conferenza stampa insieme al candidato sindaco ufficializzerà l’appggio

Concorrono per un posto da sindaco anche il dottor Aldo D’Andrea a capo della lista “Per Avellino Unione Popolare”, e l’avvocato Vittorio Boccieri che è stato individuato a capo  della compagine “PAF Progetto Avellino Futura e PCI Partito Comunista Italiano“, dopo il malore che ha colpito Luigi Urciuoli e che inevitabilmente, almeno per il momento, lo costringe a non essere della partita.

Work in progress anche il progetto civico a sostegno della candidatura del giornalista Rino Genovese che sarà in campo, oltre che con una lista direttamente collegata e lui in quanto candidato sindaco, anche con quelle espressione del Presidente dell’Us Avellino Angelo Antonio D‘Agostino ( Forza Avellino), d Livio Petitto (Moderati e Riformisti), Sabino Morano (La Rondine).

Vuole correre da solo il partito di Fratelli d’Italia con la candidatura di Modestino Iandoli, così come l’Udc con Gennaro Romei.

In questo quadro, dunque, i candidati della carica di sindaco sarebbero almeno sette, fermo restando che alla presentazione delle liste manca esattamente una settimana ( 10-11 maggio 2024) e in questo lasso di tempo tutto potrebbe ancora cambiare. Tanto gli schiarementi in campo potrebbero trovare accordi e dunque restringere la rosa dei candidati sindaco, tanto potrebbe capitare l’inverso.

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