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A cento anni dalla nascita di Italo Calvino, l’Irpinia lo ricorda con sei appuntamenti dal titolo “Se una notte in Irpinia un viaggiatore” rappresenta un omaggio al libro infinto dello scrittore e intellettuale italiano: un’opera post-moderna sorprendente, che riflette sulle molte e diverse possibilità della narrazione, nell’impossibilità di giungere non solo a una conclusione, ma a una conoscenza definitiva della realtà.

Un percorso in sei tappe per sei comuni dell’Irpinia, seguendo il filo di un racconto unico alla scoperta di luoghi nascosti e bellissimi, inattesi proprio come le pagine che il Lettore e la Lettrice di Calvino sfogliano alla ricerca di una fine che non arriva mai, perché ogni nuovo inizio è vita, movimento, eccitazione, smarrimento. “E’ un progetto ammesso al finanziamento dei POC della Regione Campania, tra l’altro con un grande posizionamento – afferma il direttore artistico, Felice Caputo – Il tutto è frutto di una intuizione di una squadra di professionisti che si è messa insieme con l’idea di impostare una visione che somigliasse a quelle che sono le idee acquisite negli anni attraverso tantissimi, insomma tantissimi progetti portati sul territorio, se non perfino il viaggiatore che viene dal titolo di un romanzo di Italo Calvino”.

Aiello del Sabato sarà capofila insieme ai comuni di San Michele di Serino, Serino, Montella, Montefalcione e Forino. “Calvino parla dei suoi sogni in questo romanzo, di un tema che è quello di una sensazione quasi indefinita, di alcuni giri, alcuni viaggi che non si concludono, che non hanno una meta specifica – continua Caputo – C’è tanta immaterialità e noi vogliamo trasporre tutte queste idee all’interno di qualcosa che vedesse un viaggio all’interno della nostra terra. Questo viaggio sarà ricco di sfaccettature”. “Il nostro approccio alla gestione di questi fondi è stata portata avanti ragionando su cosa potesse restare. Non è un progetto calato dall’alto, è un progetto studiato sui territori, confrontato tantissimo con l’amministrazione e valorizzato dalla presenza di altrettante strutture professionali locali, sia artistiche sia anche formative – dice il direttore artistico –  Perché, per esempio, attiveremo una master class in organizzazione di eventi e valorizzazione del territorio”.