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“Il nostro è un semplice gioco…noi giochiamo a fare teatro”.
Così i membri della Pro loco di San Martino Valle Caudina Aps domenica scorsa in trasferta ad Ercolano presso il teatro del Centro “don Orione” ad una rappresentazione della compagnia del “Teatro di Donna Peppa” è, in effetti, partecipare ad un gioco che ti coinvolge e ti rapisce in un’azione senza tempo che è finzione e realtà al tempo stesso.
 
“Sono oltre dieci anni – raccontano- che assistiamo e promuoviamo le rappresentazioni de Il Teatro di Donna Peppa. E’ nata praticamente un’originale e solida tradizione, parte integrante delle attività dell’associazione, e una solida amicizia, soprattutto con l’attore e regista Antonello Aprea che non manca ogni volta di chiamare sul palco, per ringraziarlo, Pisano Domenico, già Presidente della Pro Loco ed uno dei primi, nel nostro paese, a credere nella professionalità e nella bravura di questo gruppo di teatranti.
 
Domenica sera il teatro era stracolmo di spettatori, ci siamo divertiti ed abbiamo imparato qualcosa, perché questo modo di fare teatro, forse perché si rifà, almeno in parte, ai modi e alle forme della Commedia dell’Arte, oltre a tenere in vita, con bravura e tenacia, una lunga tradizione nostrana, comunica sempre qualcosa che resta nelle pieghe dell’animo e della memoria.
La Pro Loco continuerà a sostenere queste iniziative e guarda con interesse a questa forma d’arte che un tempo era patrimonio del nostro modo di fare cultura””.
 
La Pro loco ricorda anche il giornalista Gianni Minà, scomparso pochi giorni fa.

“Gianni Minà partecipò alle nostre rassegne estive. Lo ricordiamo nel 1973 quando fu ospite della prima estate sanmartinese dove giocò una partita di calcio insieme a Mazzola, Anastasi, Facchetti, Boninsegna, Altafini e Gianni Morandi arbitrata dal grande Maurizio Barendson.
Tornò poi nel 1980 insieme a Bruno Vespa, Paolo Banaiuti e Mario Trufelli per partecipare al convegno “Essere giornalisti oggi” in memoria di Walter Tobagi.
Infine nel 1981, quando insieme a Pietro Mennea riceverà il Premio Barendson.
Che la terra ti sia lieve”.