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La strada per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino resta quella indicata dall’Ato. Almeno per il momento, e al netto delle dovute verifiche in corso anche per il mancato rispetto dei termini per la costituzione della nuova società.

Non solo la conferma del viceGovernatore, Fulvio Bonavitacola, presente al vertice istituzionale promosso dai consiglieri regionali irpini, ma anche il dato finale dopo l’incontro fiume tenutosi questo pomeriggio al Polo Giovani di Avellino, indica la medesima strada. Del resto la legge regionale 14/2016 ha chiaramente superato le competenze della Province in materia di gestione dei rifiuti, affidandole alle Ato. E i consiglieri regionali lo ricordano.

Presenti un nutrito gruppo di sindaci irpini o loro delegati, a partire da quello di Avellino, Gianluca Festa, nel ricordare come da parte sua la nuova gestione passa perentoriamente per i Sad che, per la città capoluogo, significa portare avanti la società “Grande Srl” superando l’esperienza della provincializzata IrpiniAmbiente.

Ma la posizione del Comune capoluogo trova la contrarietà di molti sindaci, come ben evidenza il primo cittadino di Montemarano, Beniamino Palmieri: “Se ognuno guarda al proprio destino non si va da nessuna parte e, in questo caso, la città capoluogo dicendo di voler fare da sola, ha completamente abdicato al proprio ruolo di guida. Il principio della perequazione, poi, dovrebbe valere sempre e non quando fa comodo”.

A criticare apertamente la posizione assunta dal Comune di Avellino, anche i consiglieri regionali Vincenzo Ciampi ( M5S) ed Enzo Alaia (Italia Viva). Quest’ultimo, in verità, ricorda di nuovo la legge regionale che ha svuotato la Provincia della competenza in materia, dunque inviata il Presidente Buonopane (presente in sala ma senza intervenire) a cedere le queste societaria e trovare una soluzione anche per l’acquisizione degli automezzi. Contestualmente l’invito al Presidente dell’Ato Rifiuti, Vittorio D’Alessio, a proseguire sulla strada tracciata.

Anche il consigliere regionale Livio Petitto ritiene che “la strada più utile ed efficiente per la nuova gestione dei rifiuti passa attraverso l’acquisizione da parte dell’Ato del ramo d’azienda di IrpiniAmbiente, così che possa finalmente partire la nuova società pubblica”. Poi stigmatizza il silenzio di Buonopane“che non ha inteso chiarire come superare il vulnus della mancata cessione delle quote di IrpiniAmbiente che, in soldoni, significa gravare sulle comunità irpine per oltre 5 milioni di euro. Una vera e propria spada di Damocle”. 

Quindi Maurizio Petracca: “Fino al 30 marzo scorso non sono mai intervenuto su questa vicenda. Anzi, qualche volta vi sono stati tirato dentro un po’ a sproposito. Poi, constatato il corto circuito, ho ritenuto doveroso rendermi parte attiva. Oggi all’assemblea ho avanzato una proposta, quella di rendere permanente il tavolo di questo pomeriggio per accompagnare i livelli istituzionali locali in una interlocuzione che deve conoscere necessariamente una sintesi, una sintesi che vada nella direzione dell’interesse delle nostre comunità. E che perciò compia ogni sforzo possibile per conservare il carattere pubblico della gestione”.

Infine Bonavitacola torna a ricordare come occorra lavorare in sinergia affinchè si possano rimuovere gli ostacoli per spianare la strada alla soluzione più efficiente e rapida. “Altrimenti- avverte- la Regione, sulla scorta di quanto fatto a Napoli e Caserta, può avvalersi dei poteri sostituitivi e trasferire gli impianti, se proprio la Provincia non decida di trasferire le quote della società IrpiniAmbiente”.
La decisione comunale al termine del confronto è stata quella di rendere il tavolo permanente per monitorare le tempistiche e le modalità.

Video/ ATO Rifiuti, Bonavitacola: “Rispettiamo le decisioni degli enti ma si diano una mossa”