“Il candidato Governatore per il centrodestra in Campania verosimilmente dovrà essere espresso a Fratelli d’Italia, che è il partito di maggioranza”.
Lo ha detto il deputato irpino, Gianfranco Rotondi, a margine di una iniziativa organizzata ad Avellino sul tema caldo dell’Autonomia Differenziata.
“È accreditato rispetto agli alleati- prosegue parlando del partito della Meloni– poiché i partiti più piccoli esprimono già i presidenti di regioni importanti: la Lega ha i governatori della Lombardia e del Veneto, Forza Italia ha espresso diversi candidati o presidenti, tra cui quelli di Sicilia e Calabria..
Fratelli d’Italia, nonostante sia il partito di maggioranza e ottenga il doppio dei voti rispetto alla Lega e Forza Italia, esprimerà forse qualche presidente in regioni più piccole”.
E rispetto allo “stato di salute” di Fratelli d’Italia in provincia di Avellino, Rotondi ammette: “iL partito in città sta perdendo anche alcuni storici esponenti che hanno deciso di aderire a Forza Italia, ma ognuno è libero di fare le proprie scelte. Io sono stato eletto in un collegio uninominale e rappresento tutti: Forza Italia, Fratelli d’Italia, la Lega, i moderati, l’UDC e anche la mia area di riferimento. Quindi, chi decide di cambiare casacca, dipende dalle sue valutazioni.
Quindi il tema del confronto: “Il governatore De Luca, come molti altri, sta speculando sull’autonomia differenziata, come fosse diventata uno slogan: la Lega la promuove al Nord, mentre De Luca fa le barricate qui. Ognuno utilizza questo tema per farsi propaganda, secondo i costumi della Seconda Repubblica. Io, naturalmente, vengo dalla Prima, quindi non posso approvare- prosegue Rotondi- Del resto sono convinto che resterà in sospeso per vent’anni come legge. La Lega, adesso, ha fatto come l’Egitto: ha sollevato tutta questa baraonda propagandistica, perché è il suo stile. Dobbiamo anche dire che la Sinistra, per togliere terreno alla Lega, decise di approvare l’autonomia differenziata senza i voti della Lega.
“Bisogna dire a De Luca – incalza il deputato- e a tutti quelli che fanno propaganda che questa è una riforma voluta dalla sinistra, da Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Romano Prodi. L’ha sostenuta anche Berlusconi. Il PDS, il PD: sono loro che hanno voluto l’autonomia. Noi l’abbiamo ereditata e completato il processo, poiché quella legge costituzionale prevedeva una norma che consentisse alle regioni di richiedere la gestione diretta di alcune materie. Si dice che queste materie potranno essere trasferite alle regioni solo dopo aver stabilito i livelli essenziali di prestazione”.