Tempo di lettura: 2 minuti

Torna il caldo torrido, tornano gli accessi a dismusura al Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati di Avellino e torna un’emergenza che ogni anni manda praticamente al collasso ogni presidio pubblico di prima e emergenza.

I familiari dei pazienti che si trovano costretti ad andare in ospedale, certamente in numero considerevole anziani e comunque coloro che soffrono patologie  influenzate anche dall’aumento delle temperature come quelle cardiologiche, lamentano attesa lunghe anche 24 ore senza nemmeno poter ricevere alcuna notizia dello stato di salute dei propri congiunti. Questo accade soprattutto se alla presa in carico del paziente, viene indicato un codice arancione o verde.

A denunicare le carenze del pronto soccorso del Moscati, inerviene ancora una volta il sindacato NurSind con i resposabili territoriali Romina Iannuzzi e Michele Rosapane, defininendo la situazione “inaccettabile” e andano in difesa degli OSS in numero inferiore rispetto al carico di lavoro: “Gli infermieri costretti a svolgere mansioni inferiori: nei giorni scorsi era stato comunicato ai vari Dirigenti preposti la preannunciata carenza di oss in vari turni nel pronto soccorso. La direzione medica di presidiofa sapere che non ha provveduto ad una risoluzione del problema, gli infermieri del pronto soccorso sono stati pertanto adibiti a svolgere mansioni inferiori.

Ci risulta che nel turno di qualche giorno fa aabbiano dovuto effettuare il giro letti, distribuire i pasti ai pazienti e contemporaneamente provvedere a svolgere attività previste dal proprio profilo professionale. Abbiamo inviato una nota all’ Azienda chiedendo interventi urgenti senza i quali saremo costretti ad azioni di protesta. Il sapere in anticipo di possibili criticità organizzative e il non intervenire tempestivamente è la spia di un organizzazione del lavoro non salubre sia per i lavoratori che per gli stessi pazienti”.