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Prosegue l‘escalation di eventi critici e di violenze gratuite all’interno della Casa Circondariale di Ariano Irpino, dove il Personale di Polizia Penitenziaria è ancora una volta finito nel mirino dei detenuti. Nella giornata di ieri, durante il turno ai “passeggi” del penitenziario, un Agente è stato brutalmente aggredito da un detenuto descritto come un vero e proprio “energumeno”.

L’Agente, subito soccorso dai suoi colleghi, è stato trasportato d’urgenza nell’infermeria del carcere, dove ha ricevuto le cure necessarie. L’episodio di violenza non si è esaurito qui. Successivamente, lo stesso detenuto, insieme a un altro recluso appena trasferito per motivi di ordine e sicurezza da un’altra struttura penitenziaria, si è rifiutato di rientrare nella propria sezione.

La situazione ha richiesto l’intervento deciso del Personale, che, seguendo le procedure previste dalla legge, ha dovuto fare ricorso alla forza fisica per interrompere un comportamento che minacciava seriamente la sicurezza interna e disturbava le normali attività trattamentali. Al termine dell’operazione, il detenuto più rivoltoso è stato posto in isolamento cautelativo. Solo in tarda serata è stato possibile ripristinare completamente l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario, consentendo finalmente agli Agenti, dopo un turno estenuante di 10-12 ore continuative, di lasciare il servizio. 

L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) esprime il proprio plauso al Personale di Polizia Penitenziaria intervenuto, sottolineando il grande sacrificio e l’impegno costante che questi Uomini e Donne del Corpo dimostrano quotidianamente. In situazioni di estrema criticità, come quella vissuta ieri, è solo grazie alla professionalità e alla dedizione del Personale che si riesce a mantenere l’ordine e a garantire la sicurezza all’interno delle carceri. 

L’episodio, tuttavia, pone ancora una volta l’attenzione sulla urgente necessità di un maggiore supporto alle forze in servizio, in un contesto sempre più complesso e pericoloso. Il Loro operato è fondamentale per il mantenimento della legalità e della sicurezza nel nostro Paese, e va meritatamente riconosciuto da parte dell’Amministrazione penitenziaria centrale e periferica e sostenuto con ogni mezzo.

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