Avellino – Blocco dell’attività chirurgica in elezione (programmata) dal 12 al 31 agosto per avere una maggiore disponibilità di posti letto; un ordine di servizio recepito dai capidipartimento che ha portato alla copertura di tutti i turni in Pronto soccorso almeno fino alla fine del mese da parte di dirigenti medici specializzati in discipline affini e avvio dei lavori di ampliamento dell’area dell’emergenza dedicata ai codici rossi, con il contestuale spostamento degli spazi occupati dal drappello della Polizia di Stato: sono alcune delle misure adottate dal Direttore Sanitario Rosario Lanzetta per cercare di gestire nel migliore dei modi il notevole afflusso di persone al Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino.
“Le difficoltà che, bisogna dirlo, interessano i Pronto soccorso di tutta Italia, si accentuano sempre nel periodo estivo – evidenzia Lanzetta -, sia per la recrudescenza di tutte quelle patologie di cui affette le persone anziane, sia per problemi organizzativi delle Aziende dovuti alla carenza di personale e alla necessità di accordare a medici e infermieri assegnati all’emergenza le ferie spettanti, sia per una sanità territoriale ancora da implementare. A queste “storiche” criticità bisogna aggiungere da una parte i contraccolpi che la pandemia ha provocato per la mancanza di attività di prevenzione e di controlli medici, dall’altra l’eccezionale ondata di calore che si sta registrando dallo scorso luglio“.
Le iniziative intraprese per alleggerire il carico di lavoro del personale e ridurre i tempi di attesa dei pazienti sono state condivise con tutti i soggetti interessati, convocati dal Direttore Sanitario per cercare di trovare adeguate soluzioni. “Dal Ministero competente – aggiunge infine Lanzetta – la Regione Campania sta attendendo lo sblocco dei fondi per molti dei progetti presentati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui anche quello relativo a un significativo allargamento del Pronto soccorso del Moscati. L’intervento strutturale che abbiamo previsto, che porterà quasi a raddoppiare gli attuali spazi, darebbe sicuramente modo di riorganizzare percorsi e aree dedicate, con un conseguente miglioramento dell’attività di assistenza”.