Nella giornata odierna, al termine di un’articolata attività d’indagine delegata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, a fini della confisca diretta del profitto dei reati, emesso dal G.I.P. presso li Tribunale di Avellino, fino alla concorrenza della somma complessiva di € 955.430, nei confronti di una società della provincia di Avellino, operante nel settore delle riparazioni meccaniche di autoveicoli, e del relativo amministratore unico, sottoposti ad indagini per il reato di indebita compensazione di imposte per gli anni dal 2017 al 2021.
Le investigazioni, svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino hanno fatto emergere, allo stato delle indagini preliminari, un complesso meccanismo di frode finalizzato alla compensazione di debiti tributari con crediti d’imposta non spettanti derivanti da “Progetti di ricerca e sviluppo” posti in essere dalla società per gli anni dal 2016 al 2020.
Il corredo indiziario risulta costituito dal richiesto parere del MIMIT che ha rilevato l’assenza del requisito di innovazione richiesto dalla normativa per accedere ai benefici tributari previsti per quattro Progetti di RES, dagli esiti dell’esame della documentazione acquisita nei confronti dei soggetti indagati e da informazioni assunte dai dipendenti che avrebbero partecipato ai “Progetti di R&S”. Le attività di indagine hanno permesso di constatare, allo stato del procedimento, che la società ha posto, come base dei crediti d’imposta, costi non inerenti, spese non attinenti e prestazioni ottenute da società che avevano emesso fatture per operazioni inesistenti.