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Al termine di un’articolata attività d’indagine delegata coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Avellino per una somma pari ad 1.741.399,74, euro nei confronti di una società irpina, operante nel settore delle costruzioni, e dei tre relativi amministratori, di fatto e di diritto, sottoposti ad indagini per il reato di indebita compensazione di imposte. Nel mirino il patron dell’US Avellino 1912 Angelo Antonio D’Agostino e la moglie.

Le investigazioni, scaturite da una segnalazione della locale Agenzia delle Entrate e svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, hanno fatto emergere, allo stato delle indagini preliminari, un complesso meccanismo di frode finalizzato alla compensazione di debiti tributari con crediti d’imposta inesistenti derivanti da “Progetto di ricerca e sviluppo”. Tale credito è stato poi fraudolentemente riportato nella dichiarazione Modello IVA degli anni d’imposta dal 2017 al 2020, al fine di poter procedere, con il suo utilizzo, all’illecita riduzione dei debiti tributari dovuti all’erario.