“Se qualche mese fa ci dicevamo preoccupati, oggi non possiamo che dirci indignati! Come avevamo ampiamente anticipato negli scorsi mesi, i 26 milioni di euro previsti per la realizzazione del Polo logistico in Valle Ufita, sono oramai saltati. I tempi tecnici per salvare il salvabile non ci sono più. È mancata la volontà politica di farlo e le responsabilità sono chiare a tutti” – queste le parole di Gabriele Uva, componente segreteria provinciale PD , con delega allo sviluppo e alla coesione della Valle Ufita –
“Il governo ha deciso di affossare l’opera – continua – e di penalizzare un territorio già martoriato dallo spopolamento. E la classe politica che sostiene questa maggioranza in Parlamento ne è complice. Qualcuno ci spieghi il perché di queste scelte. Se a questo aggiungiamo le ultime e preoccupanti notizie sulla situazione di Industria Italiana Autobus, il quadro diventa drammatico”.
“Abbiamo su questo tema già formulato diverse proposte – spiega – che riproponiamo con forza, esprimendo vicinanza ai lavoratori e alle imprese dell’indotto. Faremo tutto il possibile per mantenere alta l’attenzione sulle suddette questioni e sollecitare soluzioni politico-amministrative praticabili, chiedendo al governo di intervenire al fine di salvaguardare le esigenze di sviluppo di un pezzo di Paese che merita rispetto. È finito il tempo delle chiacchiere e degli impegni sui giornali, ma pretendiamo fatti e atti tesi a sbloccare risorse per dare avvio al cantiere del polo logistico e ridare ossigeno a IIA, con una ulteriore ricapitalizzazione capace di aumentare la produzione e coprire i passivi. Se non si interviene subito, le ricadute sociali ed economiche saranno pesantissime. Altro che unità nazionale, qui siamo ad un passo della secessione”.
“E vorrei che le persone prendessero coscienza di tutto questo – conclude – affinché si mobilitino, manifestando e chiedendo conto, pretendendo le risorse che ci spettano per metterci al pari con altri territori del Paese. Ci faremo carico di essere vigili, continuando nella nostra battaglia di civiltà e, al contempo, di proporre soluzioni nell’esclusivo interesse del territorio e dei cittadini”.