Avellino Prende Parte chiede le primarie. Il resto della coalizione – Pd, M5s, Sinistra Italiana, Controvento e Soma non sono d’accordo.
Intanto Sinistra Italiana dice pure di No al campo largo con Italia Viva e dice no alle primarie. E’ la prova forse che l’alleanza è arrivata ad un momento in cui deve decidere che cosa fare. Se è il caso di andare avanti, accelerare chiudere su un candidato sindaco con chi ci sta oppure perdere del tempo prezioso. E dopo mesi di confronto affrontare il problema non è facile. Sembrava tutto fatto. Il tempo stringe. Alla Festa dell’ Unità di domenica erano tutti d’intesa sia sul no alle primarie che sul sì ai renziani.
E poi la nota di Avellino Prende Parte che fa pensare che il resto della coalizione fosse già a buon punto per la scelta di un candidato sindaco. Ma così non può essere perché l’associazione chiede le primarie, e pure se un nome era sul tavolo vuole dire che non sarà quello giusto per unire tutti.
E ancora, se il programma è pronto e il campo largo sembrava unito, vista la disponibilità del coordinatore provinciale di Italia Viva, Beniamino Palmieri, presente alla Festa dell’unità, ora Sinistra Italiana solleva un problema che sempre difficile da superare: niente Italia Viva e niente primarie. E ora?
Pare quasi bisogna ricominciare. Oppure ci saranno due centrosinistra.
Centrosinistra, doppio strappo prima dell’accordo sul candidato
Prima la nota di Avellino Prende Parte che chiede le primarie poi il no di Sinistra Italiana ai renziani
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