“Vorremmo prendere il treno” il titolo dell’evento organizzato dall’Associazione “Nui ra Ferrovia” A.p.s. a Borgo Ferrovia – che ha visto per la prima volta faccia a faccia in città i sette concorrenti per un posto da sindaco al Comune di Avellino, dopo il confronto più “istituzionale” alla Tribunale Elettorale di Rai Tre.
Tema dell’incontro il presente e il futuro della stazione ferroviaria chiusa ormai da ben 12 anni, e l’appello degli organizzatori affinchè chi si erge a diventare Istituzioni riesca a spronare una presa di coscienza comune, partendo dal confronto con la Regione Campania, non solo per il ripristino del trasporto su ferro in Irpinia ma anche per la rivalutazione complessiva del quartiere periferico di Borgo Ferrovia.
Ed infatti nei vari interventi dei candidati, in molti passaggi tornano d’attualità le idee per la ricoversione dell’ex Isochimica, una delle ferite più drammatiche della città, al pari del “sogno” Alta velocità e chi più ne ha più ne metta.
Tra chi rivendica di avere fatto e chi immagina di fare, tra chi attacca la Regione Campania per la diretta competenza sulla Stazione ferroviaria, per il momento gli aspiranti primi cittadini puntano a salire sul treno più importante: quello della guida di Palazzo di città.
Di seguito, in sintesi, gli interventi dei presenti
ANTONIO GENGARO
Serve una classe dirigente capace di affrontare queste sfide, con una visione chiara e ambiziosa. La ferrovia è stata anche il quartiere di Carlo Muscetta, quindi oltre a essere un quartiere di ferrovieri, è stato anche un quartiere di intellettuali e antifascisti. È un borgo con una storia significativa. Dobbiamo recuperare l’Isochimica, riorganizzare il nucleo industriale e renderlo più accogliente e vivibile, dimostrando che anche nei nuclei industriali è possibile fare rigenerazione urbana. Questo quartiere è la porta est della città. Dovremmo anche organizzare una Società di Trasformazione Urbana per recuperare tutti i manufatti abbandonati. Infine, è essenziale pensare a un collegamento tra il centro di Avellino e la stazione, magari attraverso un trenino a idrogeno ecocompatibile che attraversi il Fenestrelle.
RINO GENOVESE
Non possiamo più tollerare che Avellino resti isolata. È essenziale collegare la nostra città con l’alta velocità e con l’Università di Salerno. Questi collegamenti non solo agevolerebbero gli spostamenti quotidiani dei nostri studenti e lavoratori, ma sarebbero anche un volano per la rinascita di Borgo Ferrovia, una zona della nostra città che merita di tornare a vivere e prosperare.
Sono pienamente consapevole che la gestione delle infrastrutture ferroviarie non è una competenza diretta del Sindaco di Avellino. Tuttavia, come vostro rappresentante, sento il dovere di farmi carico di questa problematica e di portarla all’attenzione delle autorità competenti. Il Sindaco di Avellino deve essere il portavoce delle esigenze e delle aspettative della comunità.Avellino merita di essere una città dinamica, collegata e piena di opportunità. Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto ciò che ci spetta di diritto.
LAURA NARGI
Il treno è in ritardo da anni, e l’elettrificazione è ferma. La Regione Campania aveva assicurato la partenza prima nel 2021, poi nel 2024, e ora si aspetta il 2025. Ovviamente, questa questione non è di competenza del Comune, ma noi come Comune faremo luce sulla questione perché siamo l’unico capoluogo a non avere una stazione.
Come vecchia amministrazione, siamo intervenuti su altri progetti. Abbiamo ottenuto 600.000 euro con la progettazione del parco della stazione, grazie all’iniziativa EnjoyCity Branding. Inoltre, abbiamo recentemente istituito il parco del Fenestrelle. Con questi due progetti, vogliamo comunque riammagliare la stazione alla città. Quindi, mentre aspettiamo l’elettrificazione, e forse anche l’alta velocità, abbiamo lavorato per migliorare questo borgo e questo quartiere a noi tanto caro”
GENNARO ROMEI
Ad Avellino ci sono corsi universitari di eccellenza, ma un vero polo universitario potrebbe essere un grande attrattore per riqualificare il quartiere e dare una forte spinta al commercio, migliorando così la vivibilità della città. La mobilità sostenibile passa certamente per le zone a traffico limitate, ma ragionate e graduate e non per fare fumo negli occhi in estate. Occorre una a pedonalizzazione progressiva del centro storico, concertata con i residenti, e l’utilizzo di navette e minibus, garantendo anche il collegamento necessario con le periferie”.
E poi la metropolitana leggera è stata un grande fallimento. Preferirei puntare su una mobilità sostenibile adatta alla nostra città e alla nostra densità abitativa.
MODESTINO IANDOLI
Abbiamo due livelli sui quali intervenire. Quello regionale, per dare elettrificazione e velocizzazione al tratto che va da Baronissi ad Avellino, per collegare la città e quindi il quartiere ai poli universitari di Salerno e Benevento.
E poi c’è l’altro livello, quello nazionale, che serve per poter determinare finalmente l’attuazione del cosiddetto lotto zero, ovvero fare in modo che Avellino possa collegarsi all’alta velocità. Questo si può realizzare nel momento in cui si crea una filiera istituzionale, e Fratelli d’Italia ha questa proposta perché è sicura di governare la regione quando si andrà a votare, ha il governo e avrà una forte rappresentanza in Europa. La filiera serve per portare Avellino in Europa e l’Europa ad Avellino”.
ALDO D’ANDREA
Il mio sogno è una città senza auto, senza traffico e senza inquinamento”, afferma Aldo D’Andrea. “Per realizzare un progetto del genere, è necessario accedere ai finanziamenti disponibili, come quelli del PNRR, e quindi procedere alla costruzione di parcheggi, magari con l’ausilio di mezzi di trasporto elettrici che possano entrare in città senza inquinare. Inoltre, per sostenere questo tipo di progettualità, sarà indispensabile potenziare in ogni modo la rete ferroviaria. La stazione di Avellino deve tornare a essere un nodo centrale. Avellino deve diventare il raccordo per la vasta comunità irpina, unendo le diverse aree in un’unica comunità. Attraverso la ferrovia, abbiamo il dovere di connetterci alla piattaforma logistica e alla stazione ferroviaria di Grottaminarda. Per questo motivo, è fondamentale collegare la nostra rete ferroviaria all’alta capacità Napoli-Bari”.
VITTORIO BOCCIERI
Il vengo da una famiglia di ferrovieri, quindi per me Borgo Ferrovia è un luogo sacro. Intanto è stata persa un’occasione: è stata preferita Grottaminarda ad Avellino per la tratta innovata. È certo che senza soldi, come si suol dire, non si cantano messe. Vedendo i dati di bilancio del 2022, mi è stato promesso che avrei ricevuto il bilancio del 2023, pubblicato sull’albo pretorio. Tuttavia, non sono riuscito a trovarlo nemmeno nei link dell’amministrazione trasparente del comune di Avellino. La trasparenza amministrativa è una nostra priorità. In realtà, mancano le risorse necessarie per privilegiare e riqualificare Borgo Ferrovia. Inoltre, per quanto riguarda la questione dei trasporti, sappiamo bene che è di stretta competenza regionale. I rappresentanti avellinesi che siedono nel Consiglio regionale, cosa hanno fatto negli ultimi quattro anni?”