Una scuola ormai nel pieno delle attività, un servizio scuolabus che probabilmente, anzi certamente, non partirà mai a causa della mancanza di fondi comunali e la mensa che, ad oggi, non è dato sapere quando sarà attivata, nonostante procedure regolarmente espletate.
E’ il grido di allarme che lanciano le mamme dei piccolissimi alunni della scuola dell’infanzia appartenente all’Istituto Comprensivo “S. Aurigemma” di Monteforte Irpino, operanti nelle sedi distaccate “Rosa e Carolina Agazzi” che conta 21 alunni fino a 3 anni, 40 fino a 4 anni e 33 dai 5 anni e piu’ e nella “Don Giovanni Bosco” con 53 alunni fino ai 3 anni, 33 di 4 e infine 38 di 5 anni e più.
Eppure il Comune di Monteforte Irpino, attualmente gestito dai Commissari prefettizi, in data 12/08/2024 ha avviato la “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di refezione scolastica per gli alunni della scuola dell’infanzia, nonchè pasti giornalieri per personale scolastico anno scolastico 2024-2025 e 2025-2026”.
Quindi in data 24/09/2024 la nomina della Commissione di gara per la selezione delle ditte che hanno partecipato alla procedura e il successivo 27 settembre l’apertura della documentazione amministrativa per la selezione della ditta vincitrice e quindi per l’aggiudicazione dell’appalto.
A distanza di quasi un mese, fanno sapere le mamme dei piccoli alunni, ancora nessuna notizia ufficiale circa l’inizio del servizio mensa, con annessi disagi per le famiglie e per la stessa tranquillità degli alunni.
Molti genitori lavorano e chiaramente devono organizzare giornata, nonni, baby sitter e quant’altro dalle ore 12:45 in poi, nonostante la scelta di una scuola a tempo pieno e con la refezione. Altre famiglie, invece, che purtroppo non possono contare più sull’aiuto dei nonni e men che meno possono permettersi baby sitter, devono districarsi tra lavoro, corsa a scuola per prendere i figli, quindi la preparazione del pranzo, oltre che la gestione delle prime ore pomeridiane.
“Voglio che sia chiaro che la nostra non è una protesta nel senso stretto della parola- aggiunge un’altra mamma- ma solo un appello affinchè si possa capire quale impedimento freni la selezione definitiva della ditta e quindi l’avvio della mensa. Se, ad esempio, ci dicono pare il 3 piuttosto che il 5 novembre, per fare un esempio, almeno abbiamo una data e sappiamo che dobbiamo resistere nell’organizzazione solo per qualche altra settimana. Viceversa, senza certezze, diventa tutto ancora più difficile”.
I genitori osservano come già facendo a meno del servizio di scuolabus, bloccato pare a causa della mancanza di fondi, tante famiglie sono andate in difficoltà. Non tutti hanno la macchina, non tutti riescono a far coincidere orari di lavoro con il suono della campanella. Fare a meno anche della mensa, diventa davvero ingestibile.
Di qui il tentativo di lanciare un appello al Comune, consapevoli anche che la preside dell’Aurigemma, Filomena Colella, non può fare nulla trattantosi di servizi e competenza comunale.