Può partire subito in quarta il nuovo sindaco di Avellino, Laura Nargi, che in Consiglio comunale potrà contare su una vasta maggioranza, a partire dai 21 consiglieri eletti nelle tre liste a suo supporto al primo turno, 12 per “Davvero”, 6 per “Siamo Avellino” e 2 per “Viva la libertà”.
Considerando l’appoggio garantito dalla coalizione civica al primo turno guidata da Rino Genovese, risultato determinante per la vittoria finale, fa di fatto considerare consiglieri a sostegno di Nargi altre quattro figure: oltre al candidato sindaco del primo turno anche gli eletti con Livio Petitto, Geppino Giacobbe e Sergio Trezza, poi Gerardo Melillo per Angelo Antonio D’Agostino.
Il tempo di smaltire la lunga giornata di festa seguita alla vittoria elettorale, Nargi dovrà subito mettersi al lavoro per la formazione della giunta, chiaramente dopo l’insediamento degli eletti che dovrebbe avvenire non più tardi dell’inizio della settimana prossima.
Appaiano scontate alcune illustri conferme degli assessori uscenti, da Marianna Mazza, la più votat in assoluto di questa tornata elettorale (nell’amministrazione Festa delegata a politiche abitative, contenzioso e pari opportunità), Tonino Genovese (lavori pubblici, e Protezione civile, Viabilità) a Peppino Negrone che si è occupato di ambiente.
Chiaramente la Nargi dovrà garantire un giusto riconoscimenti anche agli altri eletti della lista “Davvero”, da sempre diretta espressione di Gianluca Festa e che ha visto le riconferme in Aula di Mario Spiniello, Giovanna Vecchione, Jessica Tomasetta, Luigi Preziosi, Elia De Simone, Gianluca Gaeta, Michele Lombardi e Ugo Maggio, quest’ultimo non è da escludere di nuovo in ballo per la Presidenza del Consiglio Comunale al pari nella sua vice nell’era Festa, Monica Spiezia, in questa tornata la prima eletta della lista Viva la Libertà che, tra l’altro, riesce a riportare in Consiglio anche l’uscente Teresa Cucciniello.
Esaltante anche il risultato dell’altra lista, quella diretta espressione della Nargi, “SiamoAvellino“, che vede come primo eletto l’ex consigliere comunale Alberto Bilotta, certamente già blindato per un posto in giunta, poi nuovi innesti come Luigi Mattiello, Olimpia Rusolo, Fabio Liberale, Gerardo Rocchetta, Antonella Coppola e infine Nicole Mazzeo, unica new entry della lista Davvero.
Il sindaco Nargi però potrebbe garantire il giusto riconoscimento anche alla coalizione di Genovese: se il giornalista ancora non avrebbe sciolto il dubbio su una sua eventuale dimissione da consigliere comunale per tornare a tempo pieno al suo lavoro in Rai ( in quel caso subentrerebbe in Aula Maria Rosario Famoso), potrebbero entrare in Giunta un altro assessore uscente, il delegato a istruzione, edilizia e sport Giacobbe, e il ritorno dopo quasi un decennio dell’ex assessore ai servizi sociali Trezza.
La Nargi, poi, potrebbe tenere per sè alcune deleghe, dopo che durante la sua esprienza da vice di Festa ha gestito assessorati importanti come quello del personale, commercio e turismo.
E se Festa aveva scelto di togliere le deleghe a cultura e politiche sociali, in luogo rispettivamente della Fondazione di partecipazione per le strutture a vocazione culturale e dell’Azienda Consortile, resta da capire se la Nargi compierà le medesime scelte.
E poi storicamente ogni giunta ha avuto dei tecnici, nella passata amministrazione al bilancio, fondi europei e urbanistica, mentre sarebbe da escludere una riconferma dell’assessore al brand, almeno nella figura della pugliese Barbara Politi.
Restano da capire anche le deleghe negli ultimi cinque anni gestite da Stefano Luongo che poi ha deciso di non candidarsi, quelle a Patrimonio, Eventi e Politiche giovanili e, non da ultimo, il posto da vice sindaco.
E con l’estate alle porte, posto che il nuovo Sindaco ha detto di voler organizzare subito un Ferragosto degno di quello degli anni passati, passata la festa, è tempo delle scelte.